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Nuoto, De Tullio non ingrana che delusione nei 200

Ciro Sanarica

L’italiano Ceccon continua a centrare risultati di assoluto livello

Dopo la delusione dell’esclusione dalla finale dei 400 stile, Marco De Tullio, nella seconda giornata dei campionati mondiali di nuoto in corsia, ha cercato il riscatto personale nella mezza distanza. La voglia di rivalsa non è stata sufficientemente premiata e l’atleta barese, con il decimo tempo, è rimasto fuori dall’odierna finale. Dopo le batterie, il ventiduenne, approcciava alle semifinali di ieri pomeriggio con il tredicesimo tempo di qualifica. Dava tutto se stesso andando a chiudere con il tempo di 1’46”05.

Sarebbe stato sufficiente un battito di ciglia in meno, quantificato nel caso specifico in appena otto centesimi, per figurare tra i migliori otto al mondo e centrare un traguardo meno gettonabile rispetto a quanto si attendeva sui 400. 1’45”97 infatti il crono fatto registrare dall’austriaco Aubock, ultimo a qualificarsi. Il personale di Marco De Tullio è di 1’45”70, un tempo che se eguagliato lo avrebbe collocato quale sesto nella griglia odierna. Il Mondiale del nuotatore tesserato per il Circolo Canottieri Aniene proseguirà con una staffetta 4x200 che è vice campione europea in carica.

L'ESORDIO - Intanto, nella notte appena trascorsa, sarà avvenuto l’esordio assoluto personale in un campionato mondiale per il secondo genito di mamma Francesca e papà Simone. Luca De Tullio, venti annI il prossimo 21 settembre (quando Marco ne compirà 23), avrà avuto modo di scendere in acqua per affrontare la distanza degli 800 metri, in stile libero ovviamente. Entrare in finale rappresentava un sogno alla vigilia della partenza per il Giappone. Chissà che nel risvegliarsi stamane, gli appassionati pugliesi non lo ritrovino nella start list della finale programmata per domani, magari insieme a Gregorio Paltrinieri, che a Fukuoka ha messo al collo già due ori nelle esibizioni in acque libere.

LA TERZA GIORNATA - Ed a proposito di medaglie, sono tre, quelle da cui riparte l’Italia nella terza giornata di questa inedita XX edizione della kermesse, inizialmente programmata per il 2021 e poi scivolata, a causa della pandemia, al 2023. Dopo l’argento guadagnato nella giornata inaugurale dalla staffetta maschile 4x100, ieri sono arrivati gli acuti di Nicolò Martinenghi e, soprattutto, Thomas Ceccon. Il ranista, nonostante una condizione non ottimale, ottiene l’argento in quei 100 rana che lo videro salire sul gradino più alto del podio un anno fa, ai Mondiali di Budapest. «Volante» nel periodo il cinese Qin che si aggiudica l’oro, ponendosi alle spalle, fatto curioso ma non unico nella storia (era accaduto alle Olimpiadi di Rio del 2016 nei 100 farfalla) un terzetto ex equo che, oltre all’italiano, include anche l’olandese Kamminga e lo statunitense Fink.

Continua ad esaltarsi Ceccon, che ha ottenuto la qualificazione per la finale dei 100 dorso (tutta da gustare nel programma pomeridiano di oggi che scatterà alle 13 italiane) e, soprattutto (tutto nel giro di 29’), l’oro nella vasca secca in stile farfalla (evento storico perché si tratta della prima volta per un italiano). Il ventunenne stabilisce il nuovo record italiano (22”68) nei 50 farfalla, dimostrando di essere il più versartile azzurro (frazionista della staffetta in stile libero domenica è salito alla ribalta per i 100 dorso).

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