Un titolo che è già una dichiarazione di poetica, specchio fedele delle contraddizioni del presente: Bellissimi e Infelici è il nuovo album del barese Mariano Casulli, pubblicato lo scorso 21 novembre su tutte le piattaforme digitali per Needa Records/Altafonte e interamente prodotto da Molla.
Nel panorama musicale contemporaneo è raro incontrare un cantautore capace di parlare non solo di sé, ma di raccontare attraverso l’altro, assumendo voci, sensibilità e corpi differenti. Mariano Casulli riesce a farlo con naturalezza: nelle sue canzoni prende parola anche attraverso personaggi femminili, dando vita a storie intime ma universali, che superano la distinzione di genere per farsi voce collettiva. Il risultato è un disco in cui l’esperienza individuale diventa specchio di un sentire comune. Con Bellissimi e Infelici, il pop torna ad essere quello che dovrebbe sempre essere: una forma accessibile ma mai superficiale, capace di affrontare temi profondi, di raccontare fragilità, desideri, relazioni sbagliate e ritorni necessari. Ogni brano è un piccolo quadro emotivo, sospeso tra luce e malinconia, tra pulsazioni elettroniche e un cantautorato che conserva il gusto della parola scolpita.
Bellissimi e Infelici è il racconto di una visione unitaria, di un sentimento comune alle nuove generazioni: da un lato esteticamente bellissime, dall’altro alle prese con l’infelicità e in continua lotta con il mondo. Il disco abbraccia sonorità di cantautorato pop italiano, impegnate a raccontare un mood introspettivo, alla ricerca del vero e del sincero. È un viaggio che si intreccia con l’inquietudine dei tempi sospesi che viviamo, in cui non c’è certezza ma solo costante ricerca. La scrittura è sincera, diretta, genuina, artigianale. Racconta la vita di tutti i giorni e i sentimenti di una giovane protagonista intrappolata nel labirinto del proprio vissuto emotivo, costretta a fare a pugni con il mondo pur di ritagliarsi uno spazio. Come spiega lo stesso Casulli: «La ricerca lascia un tempo sospeso dove non ci sono certezze, ma solo il costante supporto dell’amore in grado di dare una visione nuova e speranzosa al futuro».
Mariano Casulli suona la chitarra e scrive i suoi testi, ispirandosi ad artisti italiani e internazionali come Tiromancino, Fabi, Dalla, De Gregori, Elisa e Cremonini. Dopo una serie di singoli, ha pubblicato il suo primo album indipendente, Silenzi a cui tornare, prodotto con Nicola Intini e la Vinyl Sound Studio di Noci. L’incontro con il produttore barese Molla ha segnato un passaggio fondamentale nella sua carriera. Nel 2024 firma per l’etichetta milanese Needa, e a distanza di cinque anni dal primo disco, ecco il suo secondo album.














