Lettere alla Gazzetta
Il ricordo di Surtees pilota Ferrari
Il corridoio della mia casa paterna era lungo e noi bimbi lo usavamo come pista per le automobiline. Erano gli anni sessanta, la mia macchinina era rossa, una Ferrari col numero 2 quella di John Surtees. Avevo anche una Maserati, una Cooper, una Vanwall, qualche Lotus, ma preferivo il Cavallino per il colore, non sapendo che appartenesse a un Campionissimo, all’unico iridato delle due e quattro ruote. Un figlio del vento che purtroppo ci ha lasciato, volando via veloce, come è stata la sua vita.
Michele Massa, Bologna