LETTERE ALLA GAZZETTA
Doppio cognome cancellati secoli di patriarcato
Quanti soprusi, umiliazioni, trame oscure, intrighi, delitti per l'eredità del cognome paterno perché la discendenza e il patrimonio tramandato dalla linea maschile era il vessillo, l'onore, l'orgoglio a volte la superbia di una casata, questo nell'antichità, ma anche adesso ho visto famiglie con quattro o cinque femmine che hanno un solo significato: «Volevamo un maschio». Ora la Consulta ha cancellato secoli di patriarcato e stabilito che è illegittimo l'automatica attribuzione del nome paterno. Se entrambi i genitori sono d'accordo e lo richiedono si potrà aggiungere il cognome della madre, se non vi sarà nessuna richiesta specifica il figlio verrà registrato con il cognome paterno. È un passo importante verso la parità, le donne scomparivano dietro il destino dei figli e il nome della madre con il tempo appena ricordato. Dispiace che sia stata la magistratura a iniziare questo cambiamento e urge la legge che giace in Senato dal 2014. In Senato, si sa, sono prevalentemente uomini.
Lilli Maria Trizio, Bari