POTENZA - Il castello di Lagopesole (Potenza) riaprirà al pubblico dal prossimo 15 agosto: lo hanno annunciato «Musei e parchi archeologici di Melfi e Venosa», Regione Basilicata e Comune di Avigliano che hanno evidenziato come «questa nuova stagione dcl Castello possa essere volano di un reale sviluppo che apra le porte a nuove attività culturali».
Gli spazi visitabili al pubblico, in questa fase iniziale a titolo gratuito, saranno il cortile maggiore, la cappella Palatina e il museo dell’Emigrazione lucana, sede del Centro dei Lucani nel Mondo «Nino Calice», di recente ripristinato e ampliato con la sottotitolazione dei contenuti multimediali in lingua inglese. Un altro importante spazio restituito al pubblico è la sala conferenze che sarà utilizzabile per incontri, convegni ed eventi specifici.
I soggetti istituzionali citati hanno sottoscritto un accordo di valorizzazione che garantirà un’apertura del castello propedeutica a predisporre le prossime azioni a lungo termine e un piano di gestione e valorizzazione dell’intero maniero a cura dei Musei e parchi archeologici di Melfi e Venosa.
L’accesso del pubblico è previsto dal giovedì alla domenica (9:30-13:30 / 15:30-19:30) dal 15 agosto al 27 ottobre 2024 e con orario invernale (sabato e domenica: 9:30-13:30 / 15:00-17:00) dal 2 novembre 2024 al 30 marzo 2025.
(ANSA) - POTENZA, 12 AGO -
BARDI: «OFFERTA TURISTICE E CULTURA IMPREZIOSITA»
«La riapertura del castello di Lagopesole impreziosisce l’offerta turistica e culturale della Basilicata», ha detto il presidente della Regione, Vito Bardi. «E' un patrimonio di inestimabile valore - ha aggiunto - che andava reso fruibile dopo tre anni di chiusura. La sua importanza storica, unita alla vivacità delle attività culturali che ospita, rende il castello una destinazione imperdibile per chiunque voglia immergersi nella storia e nella cultura del territorio lucano.
In base all’accordo stipulato, i Musei e Parchi archeologici di Melfi e Venosa si impegnano a collaborare con la Regione per valorizzare il castello, fornire le indicazioni e prescrizioni necessarie per un’idonea fruizione della dimora, procedere con il passaggio di consegna delle aree attualmente afferenti all’Agenzia del Demanio che sono in uso alla Regione, così da stipulare un nuovo atto concessorio. Non appena avranno la piena autonomia economico-finanziaria, inoltre, i Musei e parchi archeologici di Melfi e Venosa si impegnano a sostenere le spese per la manutenzione delle aree e per garantire servizi di varia natura (consumo di energia elettrica, fornitura idrica etc). La Regione, dal canto suo - ha concluso Bardi - ha il compito di predisporre un servizio di apertura e chiusura dei luoghi per il tramite di una società di vigilanza; fornire personale, formato e dotato di abilitazione a svolgere la professione di guida turistica, per il servizio di accoglienza e assistenza culturale dei visitatori; sostenere le spese per la pulizia ordinaria dei locali».