ALTAMURA - Uno dopo l’altro riaprono i luoghi della cultura. Dopo il Mudima (Museo diocesano dei matronei), nuovamente fruibile dal 2 giugno, oggi è la volta del Museo archeologico statale, in via Santeramo 88. Dal primo luglio anche la rete museale dell’Uomo di Altamura. Nel frattempo riprende il dialogo tra istituzioni per la valorizzazione della cava delle orme dei dinosauri dove è d’obbligo evitare che tutto si fermi un’altra volta.
In attesa della ripresa turistica, la macchina dell’accoglienza e dell’offerta culturale si rimette in moto. Aspettando i visitatori in questo periodo di transizione, si guarda molto al turismo di prossimità. Alle persone delle città vicine e soprattutto agli stessi altamurani, a cominciare dalle famiglie. Per conoscere il proprio patrimonio o riscoprirlo, diventando turisti a casa propria e arrivare ad apprezzare meglio i propri tesori. Tante persone di Altamura, per esempio, non hanno mai messo piede nei musei cittadini né mai hanno visitato i vari luoghi dedicati all’Uomo Neanderthaliano.
Il Mudima, per esempio. È una ricca collezione di arte sacra. Visitarlo consente di ammirare la bellezza della Cattedrale dall’alto e di fare un viaggio nel tempo.
Oggi riapre il Museo archeologico di Altamura dove sono esposte le mostre permanenti sul popolamento antico dell’Alta Murgia e dove si può ammirare la riproduzione paleo-artistica a grandezza naturale dell’Uomo preistorico scoperto nel 1993 nella grotta di Lamalunga. Per ottemperare alle disposizioni di prevenzione sanitaria, il Museo di via Santeramo avrà un accesso differenziato per l’ingresso e uno per l’uscita mentre finora si entrava e si usciva dallo stesso punto. Il numero di persone in visita verrà contingentato. L’ingresso resta libero.
Per la rete museale dell’Uomo di Altamura il Comune si sta orientando alla riapertura dal primo luglio, con la gestione del raggruppamento guidato da Coop Culture, insieme all’associazione Cars e alla cooperativa Iris. Sono ancora in fase di valutazione le modalità per la ripresa della fruizione. Sicuramente, con l’estate, il centro visite di Lamalunga presenta una maggiore attrattiva in quanto luogo all’aperto, in uno degli spicchi più suggestivi del Parco nazionale dell’Alta Murgia.
Il Comune, inoltre, intende agire per la promozione. Dopo la rassegna «Paleocity», non si vuole perdere il terreno faticosamente conquistato negli anni e soprattutto l’onda lunga della curiosità legata alla scoperta della «laguna dei dinosauri».
Per la rassegna estiva l’ente locale intende programmare alcune esibizioni artistiche da tenere proprio nella cava dei dinosauri, ovviamente non sulla paleosuperficie bensì nelle aree di accesso, oppure al Pulo e a Lamalunga. L’obiettivo è realizzare video da diffondere sul web e sui social con lo scopo di fare promozione turistica della città.