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Lo Statuto dei lavoratori oggi festeggia 50 anni: la cerimonia a Bari

 
Redazione online (Foto Luca Turi)

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Hanno partecipato Gigia Bucci, segretario generale Cgil Bari; Giuseppe Boccuzzi, segretario generale Cisl Bari; Franco Busto, segretario Generale Uil Puglia e Bari-Bat; Eugenio Di Sciascio, vicesindaco di Bari; e Roberto Voza, direttore dipartimento giurisprudenza Uniba

Mercoledì 20 Maggio 2020, 15:12

16:10

BARI - In occasione dei 50 anni dalla nascita dello Statuto dei Lavoratori, a Bari è stata apposta oggi una targa ricordo in un luogo simbolo della città: la ex Manifattura Tabacchi, a cura di Cgil Bari, Cisl, Uil e Comune. L'evento tenutosi in mattinata ha visto partecipare Gigia Bucci, segretario generale Cgil Bari; Giuseppe Boccuzzi, segretario generale Cisl Bari; Franco Busto, segretario Generale Uil Puglia e Bari-Bat; Eugenio Di Sciascio, vicesindaco di Bari; e Roberto Voza, direttore dipartimento giurisprudenza Uniba.

Celebrare i 50 anni dall’approvazione dello Statuto dei lavoratori «deve aprire una nuova stagione di diritti del lavoro, di discussione sulla condizione del lavoro oggi, di come riportarlo al centro della nostra società». Lo ha detto il segretario generale della Flc Cgil Puglia, Claudio Menga. Questa mattina la Cgil ha organizzato nell’Università di Bari la cerimonia per ricordare Gino Giugni, fondatore della scuola giuslavorista barese che proprio nell’Ateneo del capoluogo pugliese scrisse alcuni articoli dello Statuto dei lavoratori, la legge 300 «che portò per la prima volta valori e principi di democrazie e libertà, gli stessi della Costituzione, dentro i luoghi di lavoro» ha sottolineato il segretario generale della Cgil Puglia Pino Gesmundo. «Vanno aggiornate le regole - ha detto Gesmundo - , dando risposte soprattutto al precariato dei più giovani, che non può essere l’unico orizzonte possibile. Serve a questo Paese una grande discussione sul valore del lavoro» la a partire dalla "proposta della Carta dei diritti universali per la quale la Cgil nazionale ha raccolto un milione e mezzo di firme».Il rettore Uniba, Stefano Bronzini, si è detto «fiero che ci sia tanta Puglia e tanta di questa università nello Statuto che oggi celebriamo», ricordando Aldo Moro, al quale l’Università di Bari è intitolata, «che da presidente del Consiglio tenne a battesimo nel 1963 la discussione sullo Statuto dei lavoratori. Così come il primo a parlare di Statuto fu Giuseppe Di Vittorio». Il direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, Roberto Voza, ha ricordato che «le più grandi riforme di diritto del lavoro di quel periodo, dalla legge sulla giusta causa di licenziamento allo Statuto e poi la stessa riforma del processo del lavoro del 1973, portano la firma della progettualità di Gino Giugni» e, nella cerimonia, ha consegnato copia del verbale, «che abbiamo ritrovato nell’archivio del Dipartimento», in cui il Consiglio di facoltà nel 1960 affidò a Giugni l’incarico di docenza.

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