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Inaugurazione anno giudiziario: a Lecce i magistrati lasciano l'aula - VIDEO

 
Redazione online

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Anche nel capoluogo salentino la protesta contro la riforma della Giustizia

Sabato 25 Gennaio 2025, 11:21

15:02

LECCE - Si svolge nell'Aula Magna Vittorio Aymone della Corte d’Appello di Lecce l'inaugurazione dell'anno giudiziario, con la protesta delle toghe contro la riforma della giustizia. Prima di entrare nell’aula magna della Corte d’Appello del Tribunale, si sono incontrati per distribuire delle coccarde tricolori da attaccare alla toga, e hanno esibito una copia della Costituzione. Dopo l'intervento del rappresentante del Csm, Michele Forziati, e prima di quello del rappresentante del governo, Nicola Selvaggi, hanno quindi abbandonato l’aula per poi farvi rientro alla fine del discorso.

«Se la narrazione di questa nostra regione, del Salento, è cambiata, è indubbiamente per quel patto di legalità che negli anni si è creato tra le istituzioni di questo territorio. Ringrazio la magistratura della Corte d’Appello di Lecce e tutto il personale per il lavoro svolto nonostante le difficoltà e le gravi carenze d’organico». Lo ha dichiarato la presidente del Consiglio regionale pugliese e vicepresidente nazionale del Pd, Loredana Capone, a margine dell’inaugurazione dell’anno giudiziario a Lecce.
«Non siamo più la terra - ha aggiunto - in cui non si viene ad investire perché si ha paura della criminalità, e io vi dico grazie a nome dell’istituzione che rappresento. È un grazie di sostanza. Ed è su quel patto di legalità che è necessario un dialogo costruttivo. Non fa certamente bene lo scontro dai toni violenti contro i nostri magistrati». «Scontri - ha sottolineato - che non fanno altro che indebolire e creare terreno fertile al vero nemico della nostra società democratica: la criminalità. Mi chiedo a chi giova un attacco quotidiano ai giudici e alla loro funzione?».
«Quale fiducia possono avere i cittadini che subiscono una lesione dei loro diritti, se c'è un potere dello Stato, che - ha chiesto infine Capone - dall’alto delle sue funzioni, quotidianamente delegittima quel potere che la nostra Costituzione ha posto a presidio e garanzia proprio della giustizia?».


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