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Lecce, donata una «ludobarella» al Polo oncologico Giovanni Paolo II

 
Redazione online

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Cerimonia con l'Aeronautica militare di Galatina e l'associazione «Cuore e mani aperte Odv»

Martedì 15 Febbraio 2022, 14:42

18:52

LECCE - Donazione di una «ludobarella» all’Unità Operativa di «oncoematologia pediatrica» nella mattinata di martedì 15 febbraio al Polo Oncologico «Giovanni Paolo II» di Lecce da parte dell'Aeronautica Militare di Galatina e dell'associazione Cuore e mani aperte Odv a sostegno dei piccoli pazienti.

La donazione è stata resa possibile grazie al ricavato delle iniziative di beneficenza della base aerea salentina e del 5x1000 della OdV.

Alla cerimonia hanno partecipato il colonello Filippo Nannelli, comandante del 61° Stormo, il tenente colonnello Luca Corsi, vicedirettore del 10° Reparto Manutenzione Velivoli in rappresentanza del direttore colonnello Fabio Cerase, e don Gianni Mattia, presidente dell’associazione «Cuore e Mani Aperte OdV».

La «ludobarella» è un dispositivo sanitario destinato al trasporto dei piccoli pazienti. La donazione si è svolta nel rigoroso rispetto delle misure precauzionali imposte dall’emergenza sanitaria e ha visto la partecipazione di Rodolfo Rollo, direttore generale della Asl di Lecce, di Assunta Tornesello, direttore responsabile dell’Unità Operativa, e di Carmen Attanasi della Direzione Medica di Presidio.  

La lettiga donata riprende forma e colori del velivolo MB339 «Special Color» progettato per festeggiare, lo scorso settembre, il 75° anniversario della scuola di volo; la grafica è stata però reimpostata in chiave fumettistica per cercare di rendere meno angusto uno spazio destinato, per sua stessa natura, ad accogliere bambini che vivono situazioni di disagio.

«Ti rialzerò, ti solleverò - Su ali d'aquila ti reggerò - Sulla brezza dell'alba ti farò brillar - Come il sole, così nelle mie mani vivrai», recita il testo di una canto ecclesiastico citato da Don Gianni, presidente dell’associazione. «L'Aeronautica Militare ha aggiunto - ancora una volta si è resa partecipe di una carezza sul cuore ed è nata una nuova "ludobarella" che sa risvegliare quel messaggio di speranza. Uomini che sanno attraversare le nuvole con le loro ali d'aquila. Uomini che sanno farsi portatori d'amore con la solidarietà e la preghiera. La cura passa dal cuore, dal suo saper amare, dal suo vivere nelle Sue mani». 
La manifestazione rientra in un progetto, perseguito ormai da tempo dall’associazione, di umanizzazione delle cure e degli ambienti ospedalieri.

«Ancora una volta, e lo sottolineo con un pizzico di orgoglio, il nostro personale ha dimostrato grande generosità e altruismo -  ha affermato nell’occasione il colonnello Nannelli  – Oltre a svolgere i compiti che ci impone la nostra missione, ossia insegnare a giovani allievi a diventare bravi piloti e uomini responsabili, ci diamo da fare per organizzare varie iniziative finalizzate a raccogliere risorse da destinare ai settori del territorio istituzionalmente impegnati ad aiutare chi soffre. Nel perseguimento di questo scopo, oramai da qualche anno, si è sviluppata una forte sinergia con l’associazione "Cuore e Mani Aperte", che ci incoraggia a fare sempre di più, soprattutto quando a beneficiarne sono i bambini».  Poi, riferendosi poi alla grafica realizzata sulla ludobarella, il comandante Nannelli ha proseguito: «Un aereo colorato all’interno delle corsie ospedaliere, che richiama i velivoli che ogni giorno solcano i cieli del Salento, oltre a testimoniare il senso di vicinanza dell’Aeronautica Militare alla comunità locale, spero possa anche regalare un attimo di spensieratezza ai piccoli pazienti e ai loro familiari».

Il  tenente colonnello Corsi, vicedirettore del 10° R.M.V.,  ha commentato l’evento ricordando che «la base salentina è un esempio di come la sinergia, la collaborazione e l’unione d’intenti siano un moltiplicatore di forze che consente non solo di raggiungere risultati di eccellenza nelle attività d’istituto, che per il nostro reparto consistono nel mantenere pronti ed efficienti i velivoli necessari alla scuola di volo e non solo, ma anche di confermare, ancora una volta, che l’altruismo e la generosità delle nostre donne e dei nostri uomini è capace di portare contributi tangibili a supporto di chi è meno fortunato. Ringrazio sentitamente l’associazione "Cuore e Mani Aperte" che, continuando nel solco di una tradizione ormai consolidata, ci dà questa occasione di poter alleviare le pene dei più piccoli».

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