Sabato 06 Settembre 2025 | 15:42

La focaccia pugliese doc sbarca a Palermo: ed è subito successo

 
Francesca Di Tommaso

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Francesca Di Tommaso

La passione del ginosino Piero Lovecchio lo porta in giro per il mondo sperimentando nuovi tipi di fermentazioni. Fino ad approdare in Sicilia che conquista con la focaccia

Domenica 21 Luglio 2024, 18:39

18:40

GINOSA - La focaccia pugliese da Ginosa a Bologna e poi Torino passando dalla Malesia per fermarsi in Sicilia, dove l’amore, questa volta non solo per la focaccia, ha trionfato.
La storia di Piero Lovecchio, “pizzaiolo esperto in lievitati” come ama definirsi, profuma di pomodoro, forno a legna, creatività e passione. Perché Piero, nato a Ginosa, in provincia di Taranto, 38 anni fa, è riuscito ad “esportare” la focaccia pugliese doc fuori dal “continente”, nell’assolata Sicilia dove da qualche anno miete un successo non insperato ma sicuramente inaspettato per i livelli raggiunti.

«Ci sono cose che non si possono spiegare – racconta Piero – ma quando una signora ti guarda commossa e con gli occhi lucidi ti ringrazia per aver portato nella sua terra la novità di un tipo di focaccia mai assaggiata non puoi che continuare a sorprenderti e a voler fare sempre meglio».

Piero frequenta l’istituto alberghiero a Castellaneta e a 15 anni comincia a lavorare come cameriere nelle pizzerie. Ma non gli basta. Comincia a sperimentare le combinazioni chimiche necessarie per la fermentazioni. Un esempio? La fermentazione usando la verdura: tempi lunghi, ore e ore, ma niente lieviti, solo polpa di verdura fermentata soprattutto carote, zucca e peperoni. Cosa cambia? «La fermentazione spontanea rispetto ai lievitati dà una fragranza diversa – spiega – grazie alla verdura gli aromi diventano particolari, niente a che vedere con i lieviti industriali».

Nessun precedente nella sua famiglia: la sua è “solo” una passione che cresce con lui. Piero continua a frequentare corsi per imparare a conoscere impasti e lieviti, sperimenta e studia ogni giorno non solo sui libri e nelle cucine della scuola.
«Non ho mai smesso; ai ragazzi dico che seguire la propria passione vuol dire non smettere mai di studiare, di sperimentare».
Lovecchio gira il mondo: «Ho insegnato per due volte in un resort a Kuala Lumpur un mese e mezzo la prima volta e poi per un mese la seconda – racconta – insegnavo a fare la pizza e le focacce». E’ proprio in Asia che affina la sua passione per le tecniche di fermentazione. «E’ una terra dove fermentano qualsiasi cosa. Così ho imparato le tecniche che tornando a casa ho replicato».
Specializzato negli impasti, diventa anche tecnico per un mulino e consulente per pizzerie.
Le sue pizze incontrano il gusto di tutti, a cominciare da Giuseppe Fiorello che non dimentica facilmente le sue “creazioni” e lo riempie pubblicamente di complimenti.

Poi ci sono gli anni a Torino, ancora in giro per l’Italia e da due anni a Palermo. Perché proprio Palermo? «Per amore» è questa volta la sua disarmante risposta. E c’è di più: a Palermo l’incontro fortunato non è solo quello sentimentale: Lovecchio incontra Giuseppe Valenti, un noto imprenditore della ristorazione sul territorio. Tra i due scatta l’alchimia, Valenti investe sul ginosino e crede nella sua passione. Nasce così Focazz, la prima focacceria pugliese in quel di Sicilia.
La focaccia pugliese conquista così Palermo. E non solo focaccia: c’è posto (e successo) anche per i nostri panzerotti, quelli che una volta conosciuti non lasciano spazio alle imitazioni.

«La richiesta è davvero tanta – spiega Lovecchio - e già si inizia a pensare all’ipotesi di un secondo punto vendita».
Ma Piero Lovecchio ha un sogno nel cassetto? «Questo che sto vivendo è già uno dei miei sogni nel cassetto».

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