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Istituto Tumori di Bari, la stoccata di Emiliano sull'autonomia differenziata: «I cittadini chiedano il referendum»

 
Redazione online

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L'assessore Palese: «Continua il processo di rafforzamento dell'Ircss: nuove strategie e 15 stabilizzazioni»

Mercoledì 24 Gennaio 2024, 15:55

15:57

BARI - Approvare l’autonomia differenziata è stato «un errore costituzionale e politico molto grave, adesso ogni regione potrà negoziare una intesa con lo Stato, come se fosse un trattato internazionale, per chiedere sino a 23 nuove competenze. Significa che, oltre ai poteri che le Regioni già avevano che erano enormi, adesso le Regioni possono chiedere materie come sanità, scuola, trasporti, materie di competenza esclusiva dello Stato. Significa anche che le Regioni potranno dare vita a 20 ordinamenti giuridici diversi, un pò come era prima dell’Unità d’Italia, e questo complicherà la vita dei cittadini e delle imprese». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a margine di un convegno all’Oncologico di Bari.
«Una potestà legislativa - ha aggiunto - che sarà frutto solo di una intesa. L’Italia, quando partirà questa riforma, sarà spacchettata in 20 Italie diverse: è questo che chiedevano gli italiani e gli imprenditori?».

Un «passaggio importante» sarà "quello di organizzare tutte le regioni del sud perchè si aiutino le une con le altre per chiedere tutte e 23 le materie" nell’ambito dell’autonomia differenziata. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a margine di un convegno all’Oncologico di Bari. «Probabilmente - ha aggiunto Emiliano - anche le regioni del sud chiederanno tutte e 23 le materie però con l’ostacolo che le Regioni del sud hanno personale, gettito fiscale, budget molto inferiori rispetto al Nord. Quindi la prima questione che va affrontata subito è che se tutte le regioni chiedono le 23 materie bisogna fare in modo che alla partenza tutte le regioni siano sullo stesso piano».

«Adesso i cittadini cosa possono fare? Possono chiedere un referendum abrogativo». lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a margine di un convegno all’Oncologico di Bari, parlando dell’approvazione al Senato dell’Autonomia differenziata.

«Io ho visto freddissimo il presidente del consiglio Meloni sull'autonomia - ha aggiunto - non hanno manco fatto un comunicato sull'approvazione, quindi è uno scambio politico orribile tra chi non è convinto dell’autonomia ma la concede alla Lega al solo fine di ottenere l’elezione diretta del presidente del Consiglio». «Che significa - ha continuato - far fuori i poteri attuali del presidente della Repubblica e ridurre il Capo dello Stato a una figura senza alcuna potestà. Un errore grave perché il ruolo del presidente della Repubblica è un ruolo importante e in questi anni è stato fondamentale».

«Mi meraviglia molto che i deputati del Sud del centrodestra abbiano votato» a favore dell’autonomia e che «abbiano ingoiato questa schifezza solo per salvaguardare le loro poltrone e rimanere nel loro ruolo. Perchè è chiaro se un deputato pugliese avesse votato contro lo avrebbero espulso il giorno dopo. Hanno votato contro l’interesse del loro territorio, questa è una cosa vergognosa che bisogna sottolineare e far pagare politicamente a queste persone che non possono fare i loro interessi».

IL CONVEGNO ALL'ONCOLOGICO 

Il presidente della Regione Puglia Michele ha partecipato questa mattina alla consegna dei contratti a tempo indeterminato di 15 fra ricercatori e collaboratori dell’Istituto Tumori di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico ‘Giovanni Paolo II’ di Bari, nell’ambito di un incontro dal titolo “Produzione, ricerca e prospettive”, alla presenza, tra gli altri, della dirigente del ministero della salute, Novella Luciani, dell'assessore regionale alla salute, Rocco Palese.

«La Regione Puglia accompagnerà e sosterrà la fase di grande rilancio dell’Istituto oncologico barese, non solo dal punto di vista delle capacità assistenziali ma anche per la ricerca. Questa è la strada assolutamente da seguire. L’auspicio è che ci sia un ulteriore implementazione di queste attività». Lo ha detto l’assessore alla Sanità della Regione Puglia, Rocco Palese, durante un incontro all’Oncologico.

L’Istituto Tumori di Bari ha predisposto la trasformazione del contratto a tempo indeterminato del personale della cosiddetta «piramide della ricerca», applicando quanto previsto da una recente legge nazionale sulla stabilizzazione dei lavoratori degli istituti di ricerca pubblici, grazie alla copertura finanziaria del ministero della Salute. In particolare sono stati stabilizzati 5 collaboratori della ricerca sanitaria (4 data manager e un amministrativo) e 10 ricercatori sanitari (5 biologi, un medico, uno statistico, uno psicologo, un chimico, un bioinformatico). In assoluta maggioranza le donne, 14 su 15, alcune delle quali vantano collaborazioni più che decennali con l’Istituto.

Meno di un mese fa, altri 24 lavoratori, infermieri e altro personale del comparto sanitario, avevano ottenuto la stabilizzazione. «Iniziamo l’anno - ha detto il direttore generale Alessandro Delle Donne - con questa bellissima notizia, un traguardo importante per tante valenti professioniste, colonne portanti di questo Istituto che, con il loro lavoro, hanno portato il nome dell’oncologico di Bari sulle più importanti riviste scientifiche e nei più prestigiosi consessi internazionali. Con la fine del precariato di questo personale, rafforziamo e diamo nuovo slancio a settori chiave della ricerca scientifica di questo istituto».

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