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Gallipoli, prenotano online una casa vacanze ma poi l'amara sorpresa: «Ci hanno portati in una bettola»

 
Graziana Capurso

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Graziana Capurso

Dopo il caso di Vieste, anche a Gallipoli una coppia si è ritrovata in una situazione analoga: avevano prenotato una villetta vicino Baia Verde ma alla fine si sono ritrovati a vivere in una casa fatiscente. L'appello al sindaco: «Vogliamo chiarezza»

Mercoledì 03 Agosto 2022, 19:48

13 Agosto 2022, 18:27

LECCE - Vacanza da incubo per una coppia di turisti milanesi: avevano prenotato per una settimana a Gallipoli una villetta vicino Baia Verde attraverso un sito, ma una volta arrivati sul posto si sono ritrovati in un appartamento fatiscente senza nessuna spiegazione da parte degli affittuari.

Ecco la denuncia della coppia che ha scritto alla Gazzetta del Mezzogiorno con tanto di foto a testimonianza del disagio che hanno dovuto vivere in questa settimana di permanenza in una delle mete più gettonate del turismo del Tacco d'Italia.

«Mi chiamo Maria, sono nata a Taranto ma vivo a Milano ormai da 25 anni. Quest’anno ho deciso di far visitare la nostra bella Puglia a mio marito (lui è nato a Como). Abbiamo prenotato una casa vacanze tramite un sito online scegliendo una villetta a Gallipoli per il periodo dal 23 al 30 luglio, regolarmente saldato prima dell’arrivo (in data 22 maggio). Abbiamo visionato le foto nel sito e la casa scelta rispondeva alle nostre esigenze. Ma una volta arrivati in Puglia, la situazione è stata completamente diversa», racconta la donna. «Ci siamo presentati a Baia Verde, dove si trova la villetta in attesa dell'affittuario. Avendo la spiaggia di fronte (così come nei miei desiderata per la scelta dell'alloggio), ho prenotato il lido per una settimana pagando 220 euro. La villetta era vicina al mare, dalle foto sembrava molto curata e di alto livello e con un giardino ideale per i miei cagnolini. Dopo un po' di tempo si presenta un signore che ci chiede di seguirlo in altro alloggio, adducendo una serie di scuse del tipo che la villa da noi prenotata era stata distrutta dagli inquilini precedenti (noi però non ne siamo stati mai informati).

Ci accompagna quindi in un alloggio lontano dal mare, di cui condizioni igieniche erano davvero scadenti. Insomma un’abitazione diroccata ed in stato di abbandono. Nulla di ciò che avevamo richiesto era garantito. Alloggio con scarsa manutenzione, sedie rotte, tavoli divelti e sporchi, specchi distrutti, ecc….la porta di ingresso non si chiudeva. L’albero che affacciava sul balcone conteneva nelle foglie fazzoletti e slip maschili (di cui allego foto).

Dopo aver discusso con la proprietaria - aggiunge la donna - la stessa ci ha proposto un altro appartamento anche questo però lontano dal mare, con la porta di ingresso difettosa, non di nostro gradimento in un quartiere popolare. Non ideale e sicura per i miei cani. Morale della favola abbiamo deciso di tornarcene a Milano pagandoci anche l'albergo per poter riposare e ripartire il giorno seguente. Siamo convinti che siano state inventate scuse e che la nostra casa sia stata consegnata ad altri con un prezzo più alto, nonostante avessimo sborsato con largo anticipo 1.359 euro. Insomma una truffa bella e buona, ora le mie vacanze e quelle di mio marito sono rovinate del tutto. Con questa denuncia chiedo al sindaco di intervenire per il buon nome della Puglia e della città di Gallipoli, tanto decantata qui in Lombardia, ma soprattutto chiedo giustizia per difendere gente inconsapevole come noi, che dopo un anno difficile e sacrifici per godersi un periodo di meritate vacanze si trova di fronte gente senza scrupoli».

A testimonianza della sua denuncia la donna ci ha inoltrato le foto delle condizioni dell’alloggio proposto e di quello che doveva essere in origine.

Una storia questa che ricorda molto la vicenda capitata a Vieste, dove un turista milanese dopo aver prenotato su un sito un alloggio in un hotel non conforme alle foto ritrovate sul web, ha deciso di fare ricorso e il giudice di pace gli ha dato ragione, così la vacanza in Puglia gli è stata rimborsata.

La solidarietà dei b&b del luogo

Dopo la denuncia della signora Scrimieri, sono tantissime le richieste arrivate alla Gazzetta di ospitare gratuitamente nelle proprie strutture ricettive e in maniera anonima, la coppia che ha vissuto questo incubo a Gallipoli. Tutti uniti nel voler dare di nuovo lustro all'immagine sporcata della città: «Queste cose rovinano non solo l'immagine del Salento ma l'intera economia», sottolinea Giorgio Allemanno proprietario di un b&b. «Metteteci in contatto con la coppia milanese, saremo noi ad ospitarli e a fargli vedere qual è l'accoglienza salentina», aggiunge Rosa Valerio. 

La proposta di un imprenditore gallipolino

«Tramite La Gazzetta del Mezzogiorno, invito la signora Maria Gabriella a trascorrere una settimana di vacanza a Gallipoli in una mia struttura ricettiva, nel periodo che le sarà più gradito». L’invito é “firmato” da Fernando Nazaro, che è vice presidente della Sezione turismo di Confindustria Lecce, ma spiega di formularlo semplicemente come imprenditore gallipolino. Invito che é stato sostanzialmente accettato dall’interessata.
Va ricordato che Maria Gabriella Scrimieri è stata vittima di una situazione a dire poco spiacevole, a prescindere dalle motivazioni che l’hanno provocata. È successo che ha affittato tramite Booking, versando una caparra, una villetta situata alla Baia Verde per trascorrere un periodo di soggiorno dal 23 al 30 luglio. A maggio, l’agenzia immobiliare online che gestisce l’immobile le ha chiesto di perfezionare la prenotazione versando il saldo fino alla concorrenza di 1.359 euro e la signora ha aderito, benché un così notevole anticipo di tempo non fosse usuale.

La sorpresa è giunta all’arrivo a Gallipoli, il 23 luglio: villetta non disponibile, le é stato detto perché vandalizzata da precedenti inquilini, due proposte alternative inaccettabili, la prima per l’estremo squallore e la sporcizia imperanti, la seconda perché comunque al di sotto degli standard che presentava la villetta. In conseguenza, rinuncia al soggiorno, ritorno a Milano, vacanza rovinata e rischio che la famiglia cancellasse Gallipoli dalla geografia turistica.
Fernando Nazaro ricorda invece che gli operatori turistici cittadini sono da tempo consapevoli che Gallipoli non può essere soltanto una meta, ma deve qualificarsi sempre di più come destinazione turistica. «Ciò - spiega - richiede la sinergia di attori istituzionali e privati, ma ritengo che innanzitutto debbano essere salvaguardati, e ripristinati se occorre, il rapporto umano e la qualità dell’accoglienza. A prescindere dal caso della signora Maria Gabriella, non ci deve più essere spazio per case fantasma, giochi di prestigio sugli alloggi e truffe, non ci può essere spazio per i presunti furbi. Spero che la signora accetti di essere mia gradita ospite per conoscere la dimensione accogliente e vera di Gallipoli».

Ovviamente, la “Gazzetta” si è fatta portavoce della proposta. La signora Scrimieri, dopo avere sottolineato che, dopo la pubblicazione della notizia, l’agenzia immobiliare ha cessato d’essere telefonicamente sfuggente ed ha assicurato che le invierà il rimborso, aggiunge: «Innanzitutto, ringrazio l’imprenditore per la sua proposta. Le mie ferie in questo periodo sono terminate ed ho anche impegni per i prossimi mesi, ma sicuramente la valuterò con disponibilità».

La precisazione di Interhome Group - HHD AG

«A tutela dell’operato della società - scrivono nella nota - vorremmo precisare che l'azienda è sempre stata caratterizzata dalla massima serietà professionale. La vicenda di cui si tratta è derivata, purtroppo, da un grave episodio di danneggiamento verificatosi poco prima dell’arrivo della cliente, episodio rispetto al quale anche la società che rappresento è rimasta vittima. Più precisamente, secondo quanto comunicato dai nostri “corrispondenti” di zona, al momento del rilascio dell’immobile di cui si tratta da parte dei precedenti affittuari – andati via la mattina stessa dell’arrivo della cliente, signora Scrimieri – è emerso che l’alloggio prenotato da quest’ultima era stato gravemente danneggiato. Tale circostanza – peraltro più unica che rara – unitamente al periodo di ragguardevole flusso turistico, non ha consentito alla società che rappresento di provvedere nell'immediatezza a fornire direttamente un alloggio equivalente a quello resosi indisponibile, né ha consentito di verificare preventivamente l’alloggio – rivelatosi non adeguato – che i nostri corrispondenti di zona hanno potuto fornire alla cliente in sostituzione dell’appartamento prenotato. In particolare, i corrispondenti locali hanno reperito, ed hanno offerto alla cliente, due alternative, e specificamente a Lido San Giovanni e a Baia Verde; entrambe le soluzioni tuttavia non garantivano il medesimo livello di dotazioni e confort della casa prenotata, motivo per il quale la cliente ha rifiutato le proposte ed ha abbandonato il sito. Alla luce di quanto riportato, pur non essendo direttamente responsabile dell’accaduto, teniamo a confermare che la società ha disposto il rimborso integrale alla cliente, sia dell’intero costo dell’affitto dell’alloggio prenotato, sia dei costi sostenuti a causa della sopravvenuta indisponibilità di un alloggio adeguato, compresa la notte trascorsa in albergo, scusandosi naturalmente per l’accaduto. Segnaliamo, altresì, che, pur essendo sempre possibile che accadano episodi non prevedibili, il Gruppo Interhome - HHD AG ha avviato un’apposita indagine, con l’intento di compiere tutti i necessari adempimenti al fine di evitare, per quanto possibile, il ripetersi di possibili disguidi, avendo come primario interesse esclusivamente la soddisfazione della clientela. In tale ottica, è stato anche già segnalato l’operato dell’agenzia corrispondente al responsabile di zona, a cui è stato richiesto di porre in essere ogni provvedimento necessario al fine di garantire la massima attenzione alla manutenzione e all’assistenza in loco, per noi essenziale per garantire un soggiorno confortevole a tutti i nostri ospiti».

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