Il Carnevale di Putignano, nel Barese, compie 630 anni. Si tratta del Carnevale più famoso di Puglia e fra i più antichi del mondo, candidato a patrimonio immateriale dell’Unesco assieme ad altri carnevali storici d’Italia. Un compleanno che sarà celebrato con un’edizione, non a caso, dedicata al «viaggio nel tempo».
Il 26 dicembre saranno «630 anni di versi» con Le Propaggini, la più grande e antica tradizione del Carnevale di Putignano. Questa mattina la presentazione ufficiale con il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, la consigliera regionale con delega alla cultura Grazia Di Bari e il direttore del dipartimento regionale Turismo Aldo Patruno. Presenti per il Comune di Putignano la sindaca Luciana Laera e per la fondazione Carnevale di Putignano la presidente Carmela Curci.
«E' il Carnevale più lungo d’Italia - ha detto Di Bari - perché inizia il 26 dicembre ma anche tra i più longevi di Europa, uno dei maggiori attrattori per quanto riguarda la Puglia, arrivano turisti da tutto il mondo e questo significa destagionalizzare il turismo e lo facciamo attraverso la tradizione. Regione Puglia crede molto nella capacità di attrazione dei Carnevali tanto è vero che in Bilancio abbiamo stanziato 500mila euro per sostenerli».
Il via ufficiale alla 630esima edizione avverrà, come da tradizione, il prossimo 26 dicembre, alle ore 15.30 in largo Porta Nuova a Putignano, con il satirico festival Le Propaggini, quest’anno «630 anni di versi». Mentre sulle tavole di tutta Italia si consumano panettoni, a Putignano invece nel giorno di Santo Stefano, patrono della città, si festeggia il primo giorno di carnevale. Sul palco, otto gruppi di «propagginanti», commedianti in abiti contadini, saranno pronti a darsi battaglia con pungente ironia utilizzando il dialetto locale. Già dalla mattina del 26 dicembre, avrà luogo un momento simbolico di grande valore per Putignano: il «Passaggio del cero» fra la fondazione Carnevale di Putignano e il comitato Feste Patronali, a sancire l’inizio del periodo del «tutto vale». Con il passaggio del cero la fondazione del Carnevale chiede anticipatamente perdono alla Chiesa per le goliardie che animeranno di lì a breve Putignano.