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Barletta, è morto a Berlino il grande tenore Ruggiero Orofino

 
Redazione Bat

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Il maestro avrebbe rivoluto vedere la sua «Città della Disfida»

Lunedì 07 Giugno 2021, 15:29

15:30

Barletta - Se ne vanno sempre i migliori. Non è per nulla retorica e gli anni che passano rendono sempre più inconfutabile una amara realtà che, pur insita nella natura umana, è sempre difficile da accettare. Lo scorso 20 maggio a Berlino è venuto a mancare il barlettano Ruggiero Orofino, uno dei grandi tenori dell’epopea lirica del secolo scorso, cantante di caratura internazionale conosciuto in tutto il mondo come “il tenore di Barletta”.

Nato a Barletta il 28 settembre 1922, a sette anni si trasferì con i suoi genitori a Bari; dopo la Seconda Guerra Mondiale tornò a Barletta lavorando presso le Ferrovie Italiane.

Grande interprete di numerosi ruoli tenorili come Don Carlos, Manrico, Alfredo, Duca di Mantova, Cavaradossi, Pinkerton, Rodolfo, Radames, Orofino si esibì nei più famosi teatri del mondo, dal Metropolitan di New York alla Scala di Milano.

Ma fu in Germania che conobbe fama e notorietà, nel 1960 si trasferì a Berlino Est. Fu l’unico artista al mondo ad aver cantato in tutti i tre Teatri d’Opera berlinesi e, durante gli anni della Guerra Fredda con Berlino divisa in due dal famigerato Muro, era munito di uno speciale visto diplomatico che gli consentiva di passare indisturbato da una parte all’altra della città.

Barlettano di nascita e barese d’adozione, non ebbe mai la soddisfazione di esibirsi in un’opera lirica al Teatro Petruzzelli di Bari (salvo una performance in qualità di vincitore del concorso Caruso nel 1952). Tuttavia si esibì numerose volte presso il Teatro Curci di Barletta.

Sino a tarda età si è dedicato anche all’insegnamento, numerosi cantanti lirici di fama sono usciti dalla sua rinomata scuola; i suoi impegni didattici lo vedevano presente a Berlino e a Milano, dove vivono le sue figlie Isabella e Adriana.

«Nel 2011 - ricorda il maestro barlettano Francesco Lotoro - ero tra Berlino, Wiesbaden e Francoforte con il collega Paolo Candido, stavamo svolgendo ricerche su un altro grande musicista barlettano, il compositore Renato Virgilio autore dell’opera Jana. Sapevamo che Orofino risiedeva a Berlino con la sua seconda moglie Monika e gli telefonammo.
Orofino si meravigliò che qualcuno di Barletta si ricordasse di lui, ma accettò volentieri di incontrarci. Ci diede appuntamento all’Hotel Radisson di Berlino-Mitte. Durante l’incontro, si lasciò andare a ricordi e aneddoti del suo periodo barlettano. Con un barbiere e un aiuto-barbiere dotati di strumenti musicali, era solito cantare nei vicoli di Barletta in occasione delle famose serenate. Una volta la serenata era stata prenotata nei paraggi del balcone del maestro Antonio Gallo; questi rimase colpito dalla voce di Orofino e volle conoscerlo».

Per mantenersi dopo la Seconda Guerra Mondiale, intraprese il lavoro paterno come addetto alla biglietteria della Stazione di Barletta. Talora le serate musicali si protraevano sino a tarda notte e più di una volta la mattina presto non riuscì ad aprire in tempo la biglietteria, costringendo viaggiatori e pendolari barlettani che prendevano l’unico accelerato mattutino per Bari a…salire sul treno senza biglietto».
Lotoro prosegue: «Durante l’incontro al Radisson, il maestro si commosse più volte al pensiero della sua città natale, ci espresse il desiderio di rivederla. Promisi che avrei sollecitato le istituzioni a tal proposito, cosa che io e Paolo facemmo al nostro ritorno ma invano».

La sua famiglia attendeva il 28 settembre 2021, giorno del suo 99esimo compleanno; pur avendo avuto in passato un delicato intervento chirurgico e facendosi ormai sentire l’età, era ancora pieno di vita e sino a un anno fa teneva ancora qualche lezione di canto.

Lo scorso mese era stato ricoverato in una clinica di Berlino, gli avevano diagnosticato un edema polmonare e i medici si erano accorti che aveva il cuore molto affaticato; il giorno successivo al ricovero Orofino si è spento.

I funerali si celebreranno nella seconda metà di giugno. Sarà sepolto presso il cimitero monumentale Dorothenstadt di Berlino, dove riposerà accanto alla tomba di Bertolt Brecht e altri celebri artisti, scrittori e filosofi tedeschi.
«Per quanto ha dato alla grande lirica questo illustre barlettano - sottolinea il maestro Lotoro - tutto ciò gli è dovuto. Mi sia consentito inoltrare sommessamente un invito all’Amministrazione comunale ma anche alle istituzioni provinciali e regionali: considerino di inviare una rappresentanza ; si rechino a Berlino in occasione delle esequie. So per trentennale esperienza che la Memoria, sia umana che musicale, è sempre ben accetta e va a buon fine anche se tardiva; sarebbe bello che la città natale e la Puglia siano presenti a porgere l’ultimo saluto al tenore di Barletta».

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