BARI - È arrivato al molo San Nicola il quadro del vescovo di Myra: momento che da di fatto il là alla sagra di maggio nel capoluogo pugliese dedicata a San Nicola.
Ecco lo scatto pubblicato dal sindaco di Bari, Vito Leccese, che sottolinea: «San Nicola viene dal mare, portando con sé messaggi di pace, accoglienza e fratellanza. La nostra festa può iniziare».
Le celebrazioni per il santo patrono di Bari dureranno 3 giorni. Dopo il sorvolo delle Frecce Tricolori questa mattina sul Lungomare, a infiammare la festa di San Nicola ci sarà Antonella Ruggiero, una delle voci più belle, intense e suggestive del panorama musicale internazionale, la madrina dell’edizione 2025 del Corteo Storico di San Nicola, diretto da Gianni Ciardo e in programma oggi con partenza alle ore 20.30 da Piazza Federico II. La “Caravella” 2025, sarà dedicata alla memoria del maestro Nicola Valenzano, regista e direttore artistico di sei edizioni del Corteo.
Tra le novità di questa edizione 2025: un’orchestra con coro, diretta dal maestro Pino Maiorano, aprirà il Corteo con un repertorio classico, eseguito da un palcoscenico mobile. Dopo la Caravella, invece, a chiudere il Corteo, sarà la “Banda Gioacchino Ligonzo” di Conversano, diretta dal maestro Angelo Schirinzi. Prima dell’arrivo del Corteo, in Basilica, il cantautore Fabrizio Piepoli eseguirà in anteprima “Sanda Necole blues”, brano inedito in dialetto barese e lingua araba, simbolo dell’unione tra i popoli, tratto distintivo della figura di San Nicola. L’ultimo momento musicale avrà luogo in Basilica, poco prima della consegna dell’effigie al Priore: l’Ave Maria di Bach-Gounod, eseguita dal vivo da Antonella Ruggiero. Sono previste altre performance: Maddalena De Marco reciterà un testo scritto da Nicola Valenzano, mentre il regista, Gianni Ciardo, interpreterà una lettera ispirata direttamente dal Santo in piazza San Nicola, davanti alla Basilica. Il Corteo coinvolgerà oltre 650 interpreti, tra figuranti, associazioni nicolaiane, timpanisti, sbandieratori, musici e mangiatori di fuoco.
Anche quest’anno la tradizionale sfilata del Corteo Storico di San Nicola sarà integrata da uno spettacolo di danza a cura di Res Extensa, “San Nicola – Santo senza confini”, ideato e diretto da Elisa Barucchieri, con la direzione generale di Stefano Limone e la direzione tecnica di Marianna Tozzo.
Il programma
7 Maggio
– Ore 18 (Baia San Giorgio): Processione, Messa, Imbarco del Quadro
– Ore 19:30 (Molo San Nicola): Arrivo del Quadro
– Ore 20:30 (Piazza Federico II): Partenza Corteo Storico
– In Piazza della Libertà SAN NICOLA – SANTO SENZA CONFINI –
– Spettacolo a cura di ResExtensa – Centro Nazionale di Produzione della Danza
– Ore 22:30 (Piazza San Nicola): Arrivo Corteo Storico
LE PAROLE DI MONS. SATRIANO
«San Nicola è il nostro primo e più illustre migrante e noi non saremmo gli stessi senza di lui». È un passaggio del messaggio alla città di Bari, dell’arcivescovo di Bari- Bitonto, mons. Giuseppe Satriano in occasione della festa della traslazione delle ossa del vescovo di Myra, patrono del capoluogo pugliese. Per il vescovo «i migranti sono presenza che inquieta e insieme provoca. Sono uomini e donne che non fuggono dalla vita, ma la cercano con tenacia - aggiunge -. Il recente dibattito sullo Ius scholae, la condizione dei figli di migranti nati e cresciuti in Italia, tocca il cuore stesso dell’identità civile. Non si tratta solo di giustizia amministrativa, ma di dignità umana». «Riconoscere a questi bambini e ragazzi il diritto di appartenere alla comunità, di viverla come casa e di prendersene cura è un passo verso una società più giusta, più vera, più nicolaiana», continua Satriano che invita Bari a offrire «al mondo il segno di una comunità che senza paure si apre all’abbraccio del fratello, difende i piccoli, ascolta i poveri e si apre alle nuove generazioni. Ad essere casa per chi fugge dalla fatica del vivere». Bari «deve diventare una città dove nessuno è straniero, dove l’altro non è una minaccia, ma un dono e dove la differenza non spaventa, ma apre orizzonti: San Nicola ci guida con la forza del dono», augura il vescovo ricordando che «quest’anno la Festa della Traslazione si intreccia con i giorni del Conclave: non dimentichiamoci di pregare per papa Francesco e per il dono del papa che sarà».