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La mobilitazione
Redazione online (foto e video Luca Turi)
02 Aprile 2021
«La dad non è scuola». E’ lo striscione che genitori, docenti e studenti provenienti da tutta la Puglia hanno esposto sul lungomare di Bari, davanti alla sede della Presidenza della Regione, per tornare a chiedere la riapertura delle scuole anche in zona rossa.
Su iniziativa di 'Priorità alla Scuola Puglia, 'Comitato per il diritto alla salute e all’istruzione', 'La Scuola che vogliamo-Scuole Diffuse in Puglia', 'Comitato Genitori Specialì e 'Autism Friendly Altamura', genitori e bambini e sono scesi di nuovo in piazza in una sorta di «assemblea pedagogica permanente di chi sente la scuola come fondante del nostro ordinamento democratico, uno spazio di riconoscimento reciproco tra docenti, studenti e famiglie».
«Le 13 ordinanze regionali - spiegano i manifestanti - hanno messo in crisi il principio di coesione sociale. Questo non vogliamo che continui, è importante che anche la Regione Puglia si adegui alle direttive nazionali». «Che cosa è stato fatto in Puglia - chiedono - per preservare il diritto all’istruzione di tanti bambini e ragazzi. Perché non si tiene conto del tasso di dispersione scolastica che in Puglia ha raggiunto il 30%? Davvero crediamo che la didattica a scelta tuteli tutti quei minori che appartengono ai contesti più fragili?». «Chiediamo - concludono - di dare priorità alla scuola, ai nostri ragazzi e ragazze, alle nostre bambine ed ai nostri bambini, da un anno cittadini dimenticati dai decisori politici».
A MANFREDONIA DOCENTE FA LA DAD DAVANTI ALLA SCUOLA CHIUSA, E INSIEME ALLA FIGLIA - Davanti ai cancelli chiusi di una scuola di Manfredonia (Foggia) una docente-mamma ha deciso di collegarsi con i suoi alunni e le sue alunne allestendo una piccola aula in strada. Banco con pc e una sedia per lei e per sua figlia, entrambe in didattica a distanza. Lo segnala il comitato «Priorità alla scuola Puglia» che oggi è tornato a protestare sul lungomare di Bari, davanti alla sede della Presidenza della Regione, per chiedere la riapertura delle scuole. La docente di Manfredonia ha inscenato la protesta nei giorni scorsi «per iniziare a rompere gli sche(r)mi», sottolinea il comitato. (foto e video Luca Turi)
LOPALCO: «ABBIAMO FATTO BENE A SOSPENDERE LE LEZIONI» - «Abbiamo sempre sostenuto che la scuola, in piena circolazione pandemica, fosse una occasione di contagio ed il fatto che fra gli operatori scolastici si verifichino più casi rispetto al resto della popolazione ne è la prova. Siamo contenti di essere stati la prima regione non solo a promuoverne la vaccinazione, ma anche ad averla conclusa».
Lo scrive su facebook l’assessore regionale alla Sanità della Puglia, Pierluigi Lopalco, sostenendo che la Puglia «ha fatto bene» a sospendere le lezioni in presenza. L’epidemiologo pubblica uno studio scientifico, «A cross-sectional and prospective cohort study of the role of schools in the SARS-CoV-2 second wave in Italy», che «mostra con evidenza il rischio a cui sono stati esposti gli operatori scolastici durante la didattica in presenza». Il grafico pubblicato da Lopalco «mostra come gli operatori scolastici sono risultati positivi al virus in misura nettamente maggiore rispetto al resto della popolazione». (
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