Il ricordo

Per Nico Cirasola

Oscar Iarussi

Sul finire di un giorno sgomento per la tua scomparsa e nell’odore di pioggia di stanotte a Bari, addio Nico, amico vulcanico, ironico, funambolesco, sempre tenerissimo persino nei difetti

Sul finire di un giorno sgomento per la tua scomparsa e nell’odore di pioggia di stanotte a Bari, addio Nico, amico vulcanico, ironico, funambolesco, sempre tenerissimo persino nei difetti. Quella volta che raccontasti di un film ancora da girare al pubblico incredulo del King che era lì per vederlo, o quella che organizzasti il Salon des Refusés alla Mostra di Venezia, raccogliendo gli esclusi dal festival, pura avanguardia... Come quel titolo sublime, “Da do da”! E i set movimentatissimi, le battaglie, il sodalizio con Tonino Zangardi (due zingari felici), le sale aperte e chiuse, l’arena attiva anche d’inverno con le proiezioni condite da panzerotti fritti e Peroni, il deposito-laboratorio di vecchie cineprese e idee da realizzare in via De Romita, il primo libro sul cinema comico meridionale quarant’anni fa per Dedalo, i tempi gloriosi di Santa Teresa dei Maschi dove Peppuccio Tornatore portò il suo lavoro d’esordio sul carretto siciliano, l’aiuto offerto sempre ai ragazzi che volevano fare il Cinema, i film sulla focaccia che sconfigge la globalizzazione, su Tuta blu di Tommaso Di Ciaula, sul garbuglio del Petruzzelli... Noto ovunque, non solo in Italia, come regista e cineasta, invero per Bari, la tua Murgia western e la Puglia sei stato di più, una sorta di genius loci tormentato eppur sfrontato. Ti si voleva bene e te ne volevo tanto. Mi mancherai anche all’edicola di Antonio, tappa fissa per prendere la Gazzetta e dirmi che domani, domani.
#NicoCirasola

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