TU NON CONOSCI IL SUD - La mostra
Tra Bari e Parigi, un'alleanza dans les pas de Mimmo D'Oria
Questa mostra. Quasi 40 anni d’impegno “nel territorio”, come si diceva una volta, senza alcun provincialismo. Anzi, con uno sguardo ampio rivolto alle avanguardie e oltre, verso Parigi e non solo. Se Bari e la Puglia sono oggi un “altro” Sud, lo debbono anche e innanzitutto a intellettuali come il professor Domenico D’Oria, docente di Letteratura francese all’Università di Bari, per tutti noi Mimmo, venuto meno nell’aprile scorso; o come Alfonso Marrese, scomparso poco fa, il cui nome ricorre nella retrospettiva delle iniziative cinematografiche della Alliance Française. E come il francesista Vito Carofiglio, andato via troppo presto, e il coltissimo Vito Attolini, entrambi firme delle pagine culturali della "Gazzetta del Mezzogiorno". Non pochi altri continuano a coltivare e nutrire questa "alleanza" italo-francese, fra cui c'è Michèle Sajous D'Oria, specialista di Storia del Teatro del Settecento, che ha dedicato studi a pugliesi d'Europa quali Niccolò Piccinni, Giovanni Paisiello e Carlo Broschi ("Farinelli), e ai racconti di viaggio nel sud dei francesi Paul Bourget, André Pieyre de Mandiargues e Dominique Fernandez, svolgendo un'importante ricerca sulle voci riguardanti la Puglia nell’Encyclopédie di Diderot e d’Alembert.
Dans les pas de Mimmo D’Oria è aperta fino al 29 novembre, nella sede barese della AF, via Marchese di Montrone 39. Ma io, pur essendoci stato più volte, stasera la cercavo un isolato in là, più prossimo al corso Vittorio Emanuele, dove l’Alliance e Mimmo che da sempre l’animava mi accolsero la prima volta quand’ero un ragazzo, nel secolo scorso. Scherzi della memoria: dimenticare per meglio ricordare. Sul muro, in una assolata/desolata strada portoghese, c’è Sophia Loren nella foto mediterranea scattata da Agnès Varda (scusate se è poco). Sul muro, in interni alle spalle di D’Oria, c’è Georges Perec, lo scrittore di La vita, istruzioni per l’uso, che non fu certo ”solo” uno scrittore nel senso oggi in uso e abuso. Stagioni di libertà creativa, di esperienze coraggiose, di uno scandaglio profondo delle ragioni che l’eredità illuministica non riusciva più ad afferrare del tutto, sebbene a presiedere l’Alliance vi fosse uno studioso dei Lumi qual è Gianfranco Dioguardi. Con Mimmo D’Oria, la sua mitezza e il suo sorriso, sempre lì a farci capire che sì, magari davvero a Parigi gioverebbe il mare, ma a Bari per non essere piccola occorre “Parigi”, la voglia di lontananza insieme all’orgoglio dell’appartenenza.