Una mela al giorno

Campagna «Mettiamocilnaso»: consulenze specialistiche gratuite per persone con disturbi olfattivi

Nicola Simonetti

Olfatto, un senso che ristora, difende, avverte, ricorda, riconosce pericoli (a volte, salvavita) e persone, correlato ai nostri comportamenti e, inoltre – dice la dr Simona Barbaglia, presidente “Associazione Respiriamo Insieme” - efficace strumento antistress evocando anche ricordi piacevoli. Ma, in Italia, tra il 9,5 e il 13% della popolazione adulta (più tra anziani) presenta disturbi dell’olfatto, (un'impennata nel periodo Covid-19) e ritarda la visita. Anosmia (assenza di percezione), iposmia (diminuzione) e disosmie (alterazioni) sono i principali disturbi dell’olfatto. “Questi – dice il prof. Marco Radici, presidente Società italiana otorinolaringoiatria e chirurgia - sono complessi da diagnosticare e trattare a causa della iniziale sottovalutazione del problema, anche perché questi disturbi possono procedere in modo progressivo con periodi di stallo ai quali il paziente può adattarsi. Solo nelle fasi più avanzate il disturbo è lamentato dai pazienti nelle visite. È importante giungere a precisa per porre in atto, in tempi idonei, terapie adeguate. Per favorirlo, è nata la Campagna "Mettiamocilnaso" per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'impatto dei disturbi olfattivi”. Invecchiamento, riniti virali acute, allergiche, rinosinusiti acute o croniche con o senza poliposi nasale, malattie endocrine, infezioni virali e traumi sono le principali cause dei disturbi dell’olfatto e, attraverso una diagnosi tempestiva e accurata, è oggi possibile intercettarle e intervenire con adeguata terapia. “Un’anamnesi dettagliata e un esame obiettivo - dive il prof. Marco De Vincentiis, v.presidente della Sicietà - sono fondamentali per identificare possibili cause come rinosinusiti croniche, traumi o esposizioni a sostanze tossiche. In alcuni casi, può essere utile una valutazione allergologica o neurologica. Importante distinguere tra disfunzioni quantitative (anosmia, iposmia) dalle qualitative (parosmia, fantosmia), con un focus particolare sulle forme associate a Covid-19 e patologie neurodegenerative. Essenziale distinguere, inoltre, tra cause periferiche (ostruzioni nasali, infiammazioni) e centrali (patologie neurodegenerative o traumi cranici). Abbiamo strumenti efficaci che oggi consentono di diagnosticare i disturbi dell’olfatto, dai testi psico- fisici alla risonanza magnetica. Studi recenti hanno esaminato diverse terapie, tra cui l’allenamento olfattivo, corticosteroidi, insulina, plasma ricco di piastrine, chelanti del calcio, vitamine A e D e palmitoiletanolamide ultra-micronizzata e luteolina, con risultati variabili a seconda dell’eziologia. In particolare, i farmaci biologici sono opzione terapeutica per la rinosinusite cronica con poliposi nasale che riducono l'infiammazione e tengono sotto controllo i sintomi”. Da non sottovalutareil legame tra olfatto e memoria perché gli odori sono in grado di attivare la memoria episodica, un tipo di memoria a lungo termine che permette di ricordare eventi specifici e personali, accompagnati dal contesto spazio-temporale in cui sono avvenuti. Il trattamento molto efficace per i disturbi olfattivi deve considerare il punto di vista del paziente, abitudini, sintomi e limitazioni presenti. Fondamentali approccio multidisciplinare e terapia personalizzata sulla base di soluzioni sostenibili che garantiscano l’aderenza alla terapia nel tempo” (dr Barbaglia). Da oggi 14 maggio, fino a conclusione dell'evento (promosso dalla Società otorino e patrocinio FederASMA, ecc. organizzata da Sintesi education, sponsorizzazione non condizionante di Sanofi e Regeneron), disponibile servizio di informazione e prenotazione visite (gratuite): Numero verde 800 424140 e sito www.mettiamocilnaso. L’evento: dal 16 al 20 e dal 23 al 27 giugno, in 30 Centri di Otorinolaringoiatria su tutto il territorio nazionale.

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