Una mela al giorno

Aumentano i bambini e gli adolescenti con il diabete: è allarme

Nicola Simonetti

Ecco come comportarsi con loro a scuola

“In Italia, oltre 18.000 under 18 anni con diabete di tipo 1 e, l’incidenza sotto i 6 anni è in aumento. Fondamentale che anche compagni di classe, genitori e personale scolastico-, sappiano quali comportamenti adottare, senza pregiudizi o paure. Conoscenza e rispetto dei problemi della persona sono cruciali per garantire una vita scolastica serena e senza ostacoli. L’autocontrollo della glicemia è alla base della terapia e i bambini con diabete – dice la dr Francesca Franco (Clinica Pediatrica Ospedale, Udine) – imparano presto a controllare la glicemia e a riconoscere quali siano i valori normali e non. In Italia, oltre il 98% dei pazienti pediatrici dispone di sensori glicemici e, grazie ai microinfusori di insulina e ai sensori, la gestione della malattia è molto meno invasiva rispetto al passato. Il diabete può fare paura se non lo si conosce, ma ci sono consigli pratici che si possono dare tramite le famiglie per aiutare a creare un ambiente inclusivo e di supporto,. Conoscere il diabete vuol dire anche conoscerne segni e sintomi d’esordio”.

I CONSIGLI per genitori, insegnanti e ragazzi: "È fondamentale insegnare ai bambini non solo cosa fare o non fare in presenza di un compagno con diabete. Capire che la vita con il diabete richiede rispetto per la privacy e per le esigenze mediche del compagno permette di evitare situazioni spiacevoli ed a creare un ambiente scolastico più inclusivo e sicuro. Fondamentale, quindi, fare formazione ed educazione sul diabete a tutto il personale scolastico, spiegare al ragazzo con diabete a capire che il suo corpo ha difficoltà a controllare i livelli di zucchero nel sangue (glucosio) perché non riesce a produrre insulina. Gli alti livelli di zucchero nel sangue arrivano ai reni e passano nelle urine. È per questo motivo che all’esordio del diabete i bambini urinano più frequentemente e di conseguenza bevono di più, perdono peso e sono molto stanchi; importante riconoscere presto questi sintomi che scompaiono con la somministrazione di insulina tramite piccole punture e con alimentazione sana (se questi bimbi/ragazzi mangiano carboidrati, devono assumere adeguata dose di insulina). Il soggetto deve saper riconoscere i segnali di ipoglicemia: tremori, pallore, sudorazione, confusione o stanchezza. Per correggere l’ipoglicemia, ingerire subito zuccheri semplici come zucchero, caramelle o succo di frutta. Si insegni ai bimbi/ragazzi che Il diabete non deve esser un limite né una fragilità. Il compagno con diabete deve poter partecipare a tutte le attività di gruppi, giochi, gite e progetti scolastici. Avere domande o dubbi, significa confrontarsi con il compagno con diabete in modo educato e rispettoso e interessarsi a lui/ lei, capire che strumenti usa, come controlla la glicemia. L’evoluzione tecnologica di dispositivi sempre più piccoli e intelligenti è valido supporto per la migliore gestione del diabete, specie per i più piccoli. Capacità dei sensori di misurare in continuo la glicemia e la precisione dei microinfusori di insulina, hanno reso queste tecnologie fondamentali per migliorare la qualità di vita dei minori con diabete. “Seppur la patologia sembri complessa e far paura, la sua gestione è basata su regole semplici e sicure anche in contesto scolastico, se vi è collaborazione tra le parti e se le semplici indicazioni fornite sono eseguite consapevolmente e senza paura. L’uso dei sensori per il monitoraggio in continuo della glicemia – conclude la dr Franco - sono sempre più performanti e dotati di allarmi e l’uso dei microinfusori permettono adeguamenti terapeutici preventivi e riduzione degli squilibri ipo e iperglicemici. ll diabete spaventa se non lo si conosce; è nostro compito spiegare e implementare le conoscenze necessarie per gestirlo serenamente, per il bene di tutti i nostri ragazzi”.

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