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La piccola rivoluzione nel centro di Ferrara
Piccola rivoluzione dell’hotel l’Annunziata: diventare il primo Hospitality Hub Hotel a Ferrara, un luogo che offre servizi anche per coloro che non sono ospiti della struttura
A volte avvengono piccole rivoluzioni in mondi diversi, prendiamo a caso quello dell’ospitalità. E magari innovazioni inedite e iniziative non comuni si scoprono solo per caso, entrando in un albergo di Ferrara per esempio, l’hotel Annunziata, un gioiello vicinissimo al Castello Estense, privilegiato da una location che sembra non avere rivali.
Gli spazi dell’hotel sono sempre stati percepiti nell’immaginario collettivo come luoghi misteriosi, quasi proibiti, chiusi dietro i portoni delle hall del ricevimento e concessi soltanto ai clienti della struttura. Un qualcosa di magico che si poteva davvero scoprire e fruire soltanto una volta inserito integralmente nel soggiorno pianificato nell’albergo.
Ma Zeno Govoni, il proprietario dell’Annunziata, ha ammorbidito questo approccio, si è reso conto che il turismo del terzo millennio abbatte progressivamente le frontiere dei perimetri chiusi, con la voglia di scoprire la città a piedi, in bicicletta, con il desiderio di provare ogni variazione dei piatti più caratteristici, con il bisogno di condividere l’esperienza del viaggio con una certa flessibilità.
Si viaggia, si viaggia sempre eccome. Ma il potersi appoggiare ad una struttura ricettiva anche se non si è clienti, è qualcosa di avveniristico.
Eccola la piccola rivoluzione dell’hotel l’Annunziata (27 ambienti d’ospitalità, arredati secondo un stile moderno e sobrio, di grande eleganza e caratterizzato da pezzi unici del design): diventare il primo Hospitality Hub Hotel a Ferrara, un luogo che si apre alla città e che offre servizi anche per coloro che non sono ospiti della struttura. Nella città del sublime romanzo di Giorgio Bassani, “Il giardino dei Finzi Contini”, in cui Vittorio De Sica girò il film omonimo, nel cuore dell’arte, accanto al Castello estense ricco di bellezza e storia che affonda le sue radici nel 1200, tutto si può compiere con il passo della modernità. Non a caso in una delle suite dell’Annunziata amò soggiornare a lungo il maestro Claudio Abbado. Il suo nome fa la storia di quegli spazi.
Turisti, local, ciclisti avranno modo di trovare risposta alle proprie esigenze. Se il cicloturista ha bisogno di una bici, potrà affittarla all’Annunziata. Se l’appassionato di musica vuole ammirare una collezione di vinili potrà farlo nell’angolo del vinile creato proprio per la passione di Zeno che, creando questo spazio aperto a tutti, ha saputo onorare la passione di suo papà. Una vera rivoluzione insomma: non più ingresso vietato. Ma ingresso garantito..