Albergo, Italia
Il primo telefono oggi è un cimelio
Sul Lungarno di Pisa l’Hotel Royal Victoria: tra i ricordi il Liberty e la firma della bionda «Sirenetta»
Il primo hotel dotato di un impianto idraulico con acqua corrente in ogni camera, di un impianto per il riscaldamento centralizzato, di un ascensore dalle dimensioni tali da somigliare ad un salottino, con arredi, specchi, mensole e persino una statua centrale. E ancora, il primo hotel ad avere un telefono (conservato come cimelio della casa) ma anche di uno sportello bancario ad esclusivo uso degli ospiti.
Qualcosa di avveniristico trattandosi dei primi del Novecento.
Tutto succede a Pisa, dalle fondamenta di quel Palazzo Aulla che tanta storia aveva alle sue spalle, essendo edificio risalente all’Alto Medioevo. Oggi si chiama Hotel Royal Victoria. È l’imprenditore lucchese Pasquale Piegaja a rendersi conto del potenziale turistico della cittadina toscana, divenuta ormai meta dell’ambito «Grand Tour». Sarà lui ad acquistare il palazzo intorno al 1837 e a trasformarlo in hotel a misura dell’aristocrazia e dell’alta borghesia italiana ed internazionale.
Avendo compiuto gli studi a Londra, il suo sguardo «anglofilo» lo porterà a fare scelte molto apprezzata dai britannici, ospiti fidelizzati della struttura: prima tra tutte, chiamare appunto l’hotel Royal Victoria, come tributo alla regina Victoria così amata dagli inglesi.
Fiero della sua facciata Liberty, elegante e lineare con le sue 38 camere tutte diverse tra loro, l’hotel si affaccia sul Lungarno Pacinotti. Certo non poteva che essere in prima fila.
Le grandi trasformazioni arrivarono con il creativo Domenico Pegaja, nipote del defunto Pasquale che, non avendo figli, consentì automaticamente al nipote di entrare in scena con le sue doti di architetto.
L’edificio è rimasto sin dal 1912 otto la tutela dello Stato e fa parte dei locali storici del nostro Paese. Sicuramente sugli interventi conservativi e sulla volontà di non mancare alla tradizione ha avuto la sua importanza il fatto che l’hotel sia tuttora guidato dalla sesta generazione della famiglia Pegaja. Sono diventati testimonianza stessa di un pezzo di storia dell’Italia, grazie alla capacità di non farsi prendere dai «modernismi» ma piuttosto dare valore alle evidenze del passato.
Un luogo di altissime frequentazioni: da membri di famiglie reali ad artisti, da politici a personalità del mondo scientifico, da imprenditori a personaggi dello spettacolo. Ora come allora. Tra tutti ci piace citare Daryl Hannah, la biondissima attrice che tutti ricorderanno come interprete de La Sirenetta che fu fidanzata con John Kennedy junior: «Our favorite Hotel in Pisa, Tuscany, the planet hearth» (Il nostro hotel preferito a Pisa...), ha lasciato scritto. Era il luglio del ‘91. Forse John John era accanto a lei.