BARI - Nella seduta della Commissione agricoltura presieduta, da Donato Pentassuglia, è stata illustrata la proposta di legge sul «Recupero e riutilizzo di eccedenze alimentari», il cui primo firmatario è il consigliere del Pd Ruggiero Mennea. Con questa legge si intende intervenire sul fenomeno degli sprechi alimentari, promuovere e sostenere la lotta contro la povertà alimentare, il disagio e l’esclusione sociale, attraverso forme di intervento che mirano a ridurre le condizioni di disagio economico della popolazione.
Questa condizione, in Puglia, riguarda almeno 320mila persone, a fronte di uno spreco alimentare che, secondo i dati Fao, soltanto in Italia, ogni anno porta nella spazzatura cibo per un valore di 13 miliardi di euro, mentre in Puglia gli sprechi alimentari ammontano a circa 310mila tonnellate l'anno, quindi 76 chili a testa per ogni pugliese. La legge, dunque, incentiva il recupero delle eccedenze alimentari e la loro successiva destinazione alle fasce fragili della società attraverso l’attività di raccolta operata da Onlus, cooperative, organizzazioni ed associazioni caritative e di beneficienza.
I soggetti attuatori della legge saranno i Comuni attraverso i Piani sociali di zona, perché possano interagire in questa materia insieme a tutto il mondo del volontariato, alle imprese di produzione alimentare e a quelle di distribuzione. È prevista l’istituzione di un Tavolo di lavoro con i rappresentanti di Anci Puglia, della Città metropolitana di Bari, del Forum del terzo settore e con i rappresentanti di tutti gli enti e gli organismi caritativi, che sarà coordinato congiuntamente dai due Assessorati regionali alle risorse agroalimentari e al welfare. Per finanziare la legge e consentire di avviare una campagna informativa ad hoc, è stata assegnata una dotazione finanziaria pari a 600mila euro, da ripartire equamente fra le sei province pugliesi, che serviranno per il recupero, lo stoccaggio e la distribuzione delle eccedenze, per l'adeguamento di alcuni locali e per progetti di sensibilizzazione per i più giovani da realizzare nelle scuole.
«Finalmente possiamo discutere nel merito la pdl, dopo l'entrata in vigore della norma nazionale (nota come 'legge Gadda”) per dare concretamente una spallata alla povertà», dice Mennea. «In linea di principio siamo d’accordo con la proposta di legge per contrastare gli sprechi alimentari, come al solito daremo il nostro contributo per cercare di migliorarla», dicono i consiglieri del M5S Rosa Barone e Cristian Casili. «La norma - dice Enzo Colonna (Noi a Sinistra) - risulterà efficace se si riuscirà coinvolgere, dal basso, organizzazioni di volontariato, parrocchie, associazionismo, mondo agricolo e produttivo anche attraverso una irrinunciabile opera di divulgazione, informazione e sensibilizzazione».