Schillaci a Bari: «Il Sistema sanitario nazionale necessita di una revisione»

Le parole del Ministro della Salute: «Sono passati 45 anni, è cambiato il mondo della salute»

Redazione online

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Venerdì 16 Febbraio 2024, 18:30

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BARI - «Il nostro Sistema sanitario nazionale, che rimane uno dei migliori al mondo, ha bisogno di una revisione perché sono passati 45 anni, è cambiato il mondo della salute, c'è tanta innovazione tecnologica che va seguita, soprattutto c'è una popolazione che vive di più, ma spesso è affetta da malattia cronico degenerative».

Lo ha detto a Bari il ministro della Salute, Orazio Schillaci, a margine del convegno 'Un grande impegno per la salute', al teatro Piccinni. «Bisogna - ha aggiunto - da subito investire in prevenzione, vedere la spesa sanitaria non come una spesa ma come un investimento per la salute dei cittadini».

Per Schillaci occorre «soprattutto sfruttare al meglio i fondi del Pnrr per avere finalmente una medicina territoriale affidabile e puntare sulla telemedicina e tutto ciò che riguarda le nuove possibili terapie».

«Sulla sicurezza dei medici e degli operatori sanitari siamo già intervenuti lo scorso anno nel cosiddetto decreto Bollette aumentando le pene per chi commette atti violenti nei confronti degli operatori sanitari. Credo che però non sia solo un problema di pene, ma anche culturale». «Quando una persona si rivolge a un medico - ha aggiunto - o un infermiere che ha un camice bianco deve capire che quel professionista è lì per dare aiuto, per prendersi cura». Schillaci ha evidenziato che «la cosa più vergognosa è che oltre il 70% delle aggressioni, anche verbali, avviene nei confronti delle donne. È inaccettabile e incivile, e va combattuto dal punto di vista culturale e con l’inasprimento delle pene».

«Lavoriamo costantemente con le Regioni, c'è un tavolo permanente quindi stiamo a sentire quelle che saranno le proposte».  Schillaci ha risposto così a chi gli chiedeva se cambierà il criterio di ripartizione del fondo sanitario nazionale.
«Come sempre - ha aggiunto - saranno le Regioni, insieme a noi, a trovare una sintesi che possa accontentare tutti». Quanto alla situazione della sanità pugliese, «credo che oggi presenti luci e ombre - ha detto Schillaci - non solo in Puglia, ma in tante Regioni italiane. Spero, nell’interesse di tutti i cittadini, che le Regioni che faticano di più riescano a superare questi problemi, di natura spesso organizzativa. Da parte del ministero c'è sempre attenzione e disponibilità a dare un supporto qualora richiesto».

E in riferimento alla carenza di medici nel Paese Schillaci ha aggiunto: «Nei prossimi tre anni, soprattutto per quanto riguarda i medici, ci sarà la cosiddetta gobba pensionistica, stiamo lavorando su questo. Entro l’anno vorremmo abolire anche il tetto di spesa assunzionale che da tanti anni esiste e che nei 15 anni precedenti nessuno ha mai pensato di abolire». «Un problema più grave - ha aggiunto - guardando i dati Ocse, riguarda il personale infermieristico che manca non solo in Italia, ma anche negli altri Paesi europei e in nazioni come Giappone e Stati Uniti». «Credo - ha detto Schillaci - che sarà necessario far venire i professionisti dall’estero, ma lavorare anche affinché un mestiere così importante venga rivalutato, tenendo conto che ci sono persone che oggi studiano tre o cinque anni per un corso di laurea e quindi meritano attenzione particolare sia in termini economici sia per le mansioni lavorative».

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