Sanità, le parole di Palese: «Dopo le stabilizzazioni via alle assunzioni»
«La delibera non è quindi importante solo per le stabilizzazioni, per le quali si dà un grande segnale di certezza per gli operatori e gli utenti, ma anche è un provvedimento che sarà un riferimento nel corso degli anni per il futuro del personale della sanità»
Martedì 13 Dicembre 2022, 14:03
14 Dicembre 2022, 15:53
BARI - La stabilizzazione di 3.333 operatori sanitari pugliesi a partire da gennaio 2023 è il processo di «un grande risultato gestionale di attenzione» ma il prossimo passaggio sarà coprire i vuoti nelle piante organiche attraverso nuove assunzioni e mobilità: lo dichiara l’assessore alla Sanità, Rocco Palese. «Adesso - spiega - c'è questo primo provvedimento che riguarda le stabilizzazioni e a partire da questo, in progress, si andrà a vedere poi le vacanze delle varie figure, per come dovranno essere coperte: con i concorsi, con i tempi determinati, con le mobilità, l’utilizzo di graduatorie e quant'altro. La delibera non è quindi importante solo per le stabilizzazioni, per le quali si dà un grande segnale di certezza per gli operatori e gli utenti, ma anche è un provvedimento che sarà un riferimento nel corso degli anni per il futuro del personale della sanità».
«Un provvedimento importante che sancisce, a partire dal primo gennaio 2023, la fine della precarietà per 3.333 persone tra medici, infermieri e operatori socio-sanitari che da anni prestano la propria opera con professionalità, abnegazione e passione al servizio della collettività per garantire ai pugliesi il diritto essenziale alla salute». Così la segreteria di Articolo Uno Puglia commenta la stabilizzazione del personale sanitario in Puglia. «La delibera approvata dalla Giunta regionale - affermano - rappresenta non solo la giusta risposta alla domanda di una sanità efficace ed efficiente da parte dei territori, ma allo stesso tempo un traguardo importante per la comunità di Articolo Uno Puglia perché frutto anche dell’impegno del nostro compianto segretario regionale Ernesto Abaterusso che per anni si è impegnato in prima persona per ridare dignità e serenità a tante lavoratrici e a tanti lavoratori». «La stabilizzazione a tempo indeterminato - concludono - deve diventare sempre di più una garanzia per il futuro di uomini, donne e giovani, per la qualità del loro lavoro e della nostra sanità».
«La delibera sulle stabilizzazioni del personale sanitario delle Asl rappresenta solo un primo passo. Le aziende sanitarie locali potranno rafforzare i propri organici con ulteriori provvedimenti». Così il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Filippo Caracciolo, commenta la stabilizzazione di 3.333 dipendenti della sanità. «Oltre ai medici, agli infermieri, agli operatori sanitari e agli OSS - spiega Caracciolo - ci sono altre figure professionali importanti da tenere in considerazione, come, ad esempio, i fisioterapisti. Il mio invito alle Asl è quello di assorbire le graduatorie vigenti per dare anche a questi professionisti certezze per il futuro. Entro il 19 dicembre le aziende sanitarie locali dovranno presentare il piano di fabbisogno 2021-2023, sarà l’occasione per comprendere le possibilità di rafforzamento del personale».
«Grazie alla delibera approvata ieri in Giunta dal primo gennaio saranno stabilizzati 3.333 operatori del comparto sanitario. Tra loro 2258 unità di personale infermieristico e 454 operatori socio sanitari. Una notizia importante per l’intero comparto, che permetterà ad Asl, Irccs e policlinici di lavorare con organici finalmente adeguati alle esigenze dei pazienti». Lo sottolineano i consiglieri di maggioranza del M5S alla Regione Puglia Marco Galante, capogruppo, Grazia Di Bari, Cristian Casili e Rosa Barone che è anche assessora al Welfare. «Personale - aggiungono - che è stato indispensabile nella pandemia». In particolare nella Asl Bat ci saranno 380 stabilizzazioni; 427 nella Asl di Taranto; 824 tra Asl di Foggia 'Ospedali Riunitì e 463 operatori saranno stabilizzati nella Asl di Lecce. «Maggior personale - continuano - significa innanzitutto migliore qualità dell’assistenza e cura per le persone e maggiore sicurezza per gli operatori sanitari». «A questo bisogna aggiungere - concludono dal M5S - ulteriori 15 milioni nella prossima legge di bilancio, per l’abbattimento delle liste d’attesa oltre ai 15 già messi in assestamento».
«Accogliamo con favore la tanto attesa stabilizzazione degli operatori sociosanitari precari della sanità pubblica da parte della Regione Puglia, ma chiediamo massima attenzione a rispettare i diritti e le priorità di tutti, senza figli e figliastri e senza corsie di soprasso. In particolare per quelli che hanno prestato servizio durante l’emergenza Covid, sollecitiamo l’impegno dell’assessore Rocco Palese e del direttore del dipartimento Promozione della Salute, Vito Montanaro, affinché sia premiato il loro sacrificio». Lo dichiara Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani in Consiglio regionale. «Nel 2018 - ricorda - fu indetto un concorso unico regionale a tempo indeterminato per 2445 Oss. Dopo l’ingresso in servizio degli operatori sociosanitari vincitori del concorso, le Asl pugliesi, durante il periodo pandemico, hanno assunto altri oss attingendo dalla graduatoria del personale con contratto a tempo determinato risultato idoneo al concorsone. La maggior parte di questi operatori ha avuto due contratti a tempo determinato che, allo scadere della seconda proroga, non sono stati rinnovati per poter consentire l'assunzione di altro personale, anch’esso a termine, attinto dalla medesima graduatoria e collocato in posizione inferiore».