«Gli Stati Uniti non hanno interrotto la fornitura di armi e il sostegno all’Ucraina, hanno rivisto la decisione di fornire specifiche componenti» un fatto «rilevante ma ben diverso dal totale disimpegno americano che si è raccontato. Io stessa ho sentito Donald Trump con cui ho parlato» di Kiev e «anche di» dazi, «spero in sviluppi positivi sulla questione». Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni intervenendo al Forum in Masseria.
«Che cosa accadrà non posso dirlo, come sa bene la competenza è in capo alla Commissione Ue che sta seguendo la trattativa con gli Usa, da parte italiana abbiamo lavorato per fare in modo he il rapporto fosse certamente franco ma costante, teso a cercare di risolvere insieme i problemi». «Siamo soddisfatti di avere ricostruito un dialogo che sembrava interrotto e ora è continuativo, stiamo facendo tutti la nostra parte ma non posso entrare in merito a quelli che saranno gli accordi». «Per come la vedo io le leggi elettorali sono materia di competenza parlamentare, non c'è nessuna iniziativa del governo, personalmente credo che sarebbe positivo avere una legge elettorale che vada bene anche quando venisse approvato il premierato, in quel caso il proporzionale con indicazione del premier e premio di maggioranza sarebbe una legge «giusta».
Sulle preferenze «la mia posizione è conosciuta la me posizioni sono variegate non so dire quale sarebbe l'esito». Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni intervenendo al Forum in Masseria. «Il centrodestra è formato da forze politiche diverse, su alcune questioni ci sono sensibilità diverse: penso sia normale altrimenti saremmo un partito unico ma è la ragione per cui abbiamo deciso di stilare un programma e la ragione per cui io penso che sarebbe utile per tutti» concentrarsi «sulle priorità indicate nel programma su cui siamo tutti d’accordo, la cittadinanza non è tra queste». Lo afferma la presidente del Consiglio a proposito dello Ius Scholae proposto da Fi. Nel merito - ha ribadito Meloni - io personalmente non considero corretto o utile concedere la cittadinanza a un minore se i suoi genitori sono ancora stranieri. Peraltro già con l’attuale legge, dopo dieci anni di residenza in Italia, si ha diritto alla cittadinanza». Ha aggiunto però che «un altro tema potrebbe essere occuparsi delle rigidità amministrative che ancora ci vengono segnalate dalle seconde generazioni, penso al fatto che chi raggiunge 18 anni e vuole richiedere la cittadinanza poi trova oggettive complicazioni. Su questo si potrebbe lavorare, ma sarebbe più semplice affrontare questo tema se il dibattito non assumesse una piega ideologica. Però anche qui bisognerebbe eventualmente parlarne con la maggioranza"
«In ogni caso se posso dare un consiglio sarebbe un bene che tutti ci concentrassimo sulle priorità del nostro programma che dobbiamo terminare entro la fine della legislatura».
«Io mi considero una persona ottimista, forse si potrebbe dire ingenua addirittura, però sono abituata a pensare che in ogni contesto prima o poi il buon senso abbia la meglio sull'ottusità ideologica. È la ragione per la quale continuo ad essere convinta che anche in ambito europeo riusciremo a superare pian piano le regole assurde che l’Europa si è autoimposta negli anni, che hanno soffocato la nostra competitività quanto la prospettiva di crescita industriale: sono regole che nell’attuale contesto internazionale a maggior ragione non ci possiamo permettere, in particolare sul Green Deal».
«Sono fiduciosa - ha aggiunto - che i primi a dimostrare lucidità saranno i colleghi del Partito Popolare Europeo seguendo delle posizioni che invece sono molto più storiche da parte dei Conservatori europei. Ma penso che prima o poi ci arriveranno perfino quelli del Partito Socialista, quindi sono ottimista in questo».
















