TARANTO - “Ce la dobbiamo mettere tutta, dobbiamo essere ottimisti. E per questo, dopo aver già ottenuto quella del Governo e dei sindaci dei comuni coinvolti, chiedo la massima collaborazione da parte di tutti per raggiungere quest’importante obiettivo”. Appare evidente che nella conclusione del videomessaggio, registrato nella tarda mattinata di ieri, il commissario straordinario per i Giochi del Mediterraneo, Massimo Ferrarese, pur senza citarla, si rivolga alla Regione Puglia guidata da Michele Emiliano. Appelli a parte, in una manciata di minuti, con quelle dichiarazioni, Ferrarese ha colto l’occasione per fare il punto della situazione ad ormai meno di due anni dalla cerimonia di inaugurazione della manifestazione sportiva internazionale.
Che, come ha ricordato lo stesso commissario straordinario, si svolgerà in 21 comuni e prevederà 40 interventi in impianti sportivi da realizzare ex novo (stadio del nuoto e Centro nautico) o da riqualificare. “La capitale dei Giochi del Mediterraneo è, sia chiaro, Taranto. E le cifre lo dimostrano. Infatti, nel capoluogo ionico – ricorda Massimo Ferrarese nel videomessaggio diffuso ieri – sono previsti interventi pari a circa 160 milioni di euro mentre, considerando l’intera provincia, si arriva a 205 milioni sui 275 complessivamente ottenuti dal Governo per finanziare le opere. I residui 70 milioni di euro, infine, verranno impiegati negli impianti sportivi delle province di Brindisi e Lecce. Tra questi, c’è lo stadio di “Via del Mare” (36 milioni) e quello di Brindisi (10 milioni di euro)”.
Sin qui, in sintesi, il Ferrarese-pensiero che ha confermato di essere in attesa che la Corte dei conti registri il decreto attuativo che, lo scorso 8 agosto, ha approvato gli interventi inseriti nel secondo masterplan pari a circa 107 milioni di euro.
A proposito di stadi, inoltre, l’attenzione dei tifosi del Taranto Fc è ovviamente rivolta allo “Iacovone” che, peraltro, è l’opera più ingente (59,7 milioni di euro) tra quelle previste. Mercoledì scorso, così come già riportato ieri dalla Gazzetta nelle pagine sportive, la commissione di Vigilanza dei pubblici spettacoli ha rimandato l’approvazione del progetto al momento in cui verrà definita la proposta esecutiva (ora sulle scrivania c’è un progetto di fattibilità tecnica ed economica). Ma se ne parlerà, ragionevolmente, tra la seconda metà di dicembre e la prima metà di gennaio 2025 e questo in considerazione del fatto che sarà l’impresa aggiudicataria del prossimo bando di gara a dover presentare la progettazione esecutiva oltre che a realizzare i lavori.
Inoltre, in una nota stampa inviata dalla Prefettura, si precisa che “nessuna richiesta di parere e relativa documentazione progettuale è, al momento, pervenuta riguardo all’ipotesi di poter far disputare le partite di calcio durante l’esecuzione dei lavori in questione”.
Intanto, tra oggi e lunedì, dovrebbe essere pubblicato l’avviso alle aziende interessate a concorrere alla gara per demolire l’anello inferiore di tre settori su quattro (gradinata, tribuna e curva sud ammesso che nel frattempo venga dissequestrata dal giudice). L’abbattimento della “Nord”, invece, avverrà in un secondo momento. Per demolire il primo livello degli spalti (gli anelli superiori verranno solo, si fa per dire, riqualificati), è disponibile la cifra di 2,8 milioni. Gli interventi potrebbero iniziare a metà ottobre e terminare entro la fine dell’anno.
Il cantiere principale, se così lo si può definire, quello per intendersi da quasi 60 milioni di euro, dovrebbe invece essere aperto entro fine gennaio 2025 e concludersi a giugno 2026. Infine, sfruttando le risorse finanziarie che potrebbero derivare dal possibile ribasso d’asta successivo all’assegnazione dell’appalto, potrebbero essere realizzati altri interventi nell’area dello “Iacovone”. Tra cui, ad esempio, nuovi parcheggi per i tifosi.