Sabato 06 Settembre 2025 | 11:39

Lusso e design, non solo acciaio: ecco il primo yacht made in Taranto

 
Valentina Castellaneta (video Todaro)

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Valentina Castellaneta (video Todaro)

Ieri mattina ha avuto il battesimo delle acque del Mar Jonio, nell’area dei Cantieri Navali S.G.M. Srl. per poi partire in direzione Livorno dove saranno terminati gli allestimenti

Mercoledì 08 Maggio 2024, 09:56

21 Maggio 2024, 16:17

TARANTO - Cinquanta metri di acciaio e lusso. Si tratta dello yacht FB616, il primo realizzato a Taranto che ieri mattina ha avuto il battesimo delle acque del Mar Jonio, nell’area dei Cantieri Navali S.G.M. Srl. per poi partire in direzione Livorno dove saranno terminati gli allestimenti. Per Taranto è un ritorno al passato alla sua vecchia vocazione di cantieristica navale. Il mega yacht, infatti, è stato realizzato per conto di Azimut Benetti e interamente costruito da maestranze del territorio nei cantieri navali S.G.M.. «È un’unità di 50 metri - ha ricordato Pasquale Di Napoli, direttore generale di Seastyle Company e presidente della sezione metalmeccanica e navale di Confindustria Taranto - costruita in 12 mesi di lavoro con l’impiego di 80 operai, per un totale di 180mila ore di lavoro. In parallelo abbiamo in costruzione una barca gemella, FB618 che sarà varato entro la fine di ottobre. Inoltre abbiamo iniziato la costruzione di un 60 metri, sempre per Benetti, che sarà consegnato tra un anno». L’accordo tra i cantieri navali e l’azienda prevede di dare inizio ad una nuova commessa ogni sei mesi, con un tempo di consegna di un anno. «Abbiamo scelto Taranto – ha detto Di Napoli – non solo perché le nostre radici sono in questo territorio, ma anche perché è una città che da anni viene martoriata dalla grande industria. Stiamo cercando di dire alla città che se ci uniamo possiamo venire fuori dalla crisi che ci attanaglia».

È un momento florido per il mercato marittimo, in cui il settore nautico ha segnato un più 20 per cento di fatturato nell’ultimo anno. «Avendo le capacità e le conoscenze della materia abbiamo cercato di portare questo mercato a Taranto. Quando siamo arrivati qui abbiamo puntato sulla formazione dei lavoratori del luogo, con buoni risultati sia qualitativi che temporali». A Livorno partirà la fase di allestimento, verrà completato con i lavori di impiantistica e gli allestimenti per poi essere consegnato al proprietario negli Usa. «In questa prima fase - ha aggiunto Di Napoli - non siamo stati in grado di poterla completare perché questo sito si trova in un’area Sin di interesse nazionale, all’interno del parco regionale del Mar Piccolo. Abbiamo dei vincoli che non ci permettono di produrre delle imbarcazioni finite». Per poter produrre uno yacht completo nei cantieri navali di Taranto c’è bisogno di creare un tavolo con le istituzioni. A tal fine gli imprenditori chiedono meno vincoli burocratici, come la riperimetrazione dell’area dei cantieri che si trovano all’interno del Parco del Mar Piccolo. «Per Benetti – ha detto Ferdinando Pilli, direttore dei rapporti con i clienti - è stata un’esperienza più che positiva e lo dimostra il fatto che oltre a questa, ci sono altre due imbarcazioni in costruzione a Taranto. Questo cantiere potrebbe avere delle potenzialità enormi, qualora la logistica lo permettesse».

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