La sentenza

Ex Ilva, tre condanne per la morte di Morricella, operaio travolto da fiammata nel 2015

Francesco Casula

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Assolti, invece, Massimo Rosini, ex direttore generale di Ilva spa (per cui erano stati chiesti 6 anni), il capo turno di Morricella, Saverio Campidoglio, e il tecnico del campo di colata Domenico Catucci. Il 35enne morì per le gravissime ustioni

TARANTO - Condannati dirigenti ex Ilva per la morte di Alessandro Morricella, l'operaio 35enne deceduto l’8 giugno 2015 pochi giorni dopo essere stato investito da una fiammata mentre era al lavoro, travolto da un getto uscito dal foro di colata della ghisa nel quale era stato inviato a misurare la temperatura.

Il giudice Federica Furio ha emesso poco fa il dispositivo che accoglie gran parte delle richieste delle accuse: tre condanne e tre assoluzioni. Condannato a sei anni di carcere Ruggiero Cola, allora direttore della fabbrica, 5 anni di reclusione per il direttore dell’area ghisa Vito Vitale e il capo area Salvatore Rizzo. 

(Avv. Corrado Olmo Artale)

Assolto, invece, Massimo Rosini, ex direttore generale di Ilva spa: per lui erano stati chiesti 6 anni, ma per il giudice non è responsabile non è responsabile di quanto accaduto e lo ha assolto per non aver commesso il fatto. Assolti anche il capo turno di Morricella, Saverio Campidoglio, e il tecnico del campo di colata Domenico Catucci, secondo il giudice il fatto non costituisce reato.

Tutti rispondevano di cooperazione in omicidio colposo, ma a Cola, Vitale e Rizzo, inoltre, i magistrati avevano contestato l’accusa di non aver adottato «adeguate misure tecniche ed organizzative, in particolare schermi protettivi o altri mezzi idonei».

Alcuni difensori hanno già annunciato il ricorso in appello ritenendo la sentenza ingiusta. In aula gli studenti con il comitato 12 Giugno e amici e familiari di Morricella che fin dall'inizio hanno seguito la vicenda.

(Cosimo Castellana - Amico di Alessandro Morricella)

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