Gli speciali

Storie a Mezzogiorno, il cuore dei pescatori nel Bar del Porto di Mola

Graziana Capurso (Video Di Santo-Bellomo ArtsMedia)*

This browser does not support the video element.

In questa lenta e paziente routine quotidiana che il Bar del Porto affonda le sue radici

BARI - C'è un posto a Mola di Bari dove la tradizione del mare, i visi dei pescatori e il legno dei pescherecci trovano rifugio: un luogo del cuore, il Bar del Porto. Quello di Mola di Bari è tutto sommato un piccolo porticciolo, ma i pescherecci che qui hanno una casa sono tanti, tantissimi. 

È rimasto uno dei centri pulsanti della pesca “vecchia scuola” e, soprattutto, una delle ultime città in Puglia in cui il mercato del pesce è reale e sincero: i pescatori pescano e a fine giornata portano il pesce al mercato, come si faceva in passato, in maniera semplice e lineare.

Ed è in questa lenta e paziente routine quotidiana che il Bar del Porto affonda le sue radici.

Inaugurato dall’attuale proprietario Stefano Martinelli, nel 1996, l’archetipo di bar vissuto dai portuali qui vibra di vita propria e affascina chi è di passaggio nella città di Mola. Il proprietario, figlio di una delle più antiche famiglie di pescatori di Mola, nonostante abbia scelto di diventare presidio fisso che col mare ha ormai un rapporto quasi platonico, non dimentica e non rinuncia alle proprie origini, e ricorda anzi l’amato mare e la propria famiglia attraverso dei modellini in cartone, costruiti da suo fratello e identici ai pescherecci che la famiglia aveva portato davvero al largo delle coste pugliesi.

*Speciali a cura di Graziana Di Santo e Fabrizio Bellomo (ArtsMedia) per la Gazzetta del Mezzogiorno

Privacy Policy Cookie Policy