La protesta
I cori contro Salvini: a Lecce «Fascista!» e a Bari: «Vaff...»
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Il ministro dell'Interno: «Prima vengono gli italiani, poi viene il resto del mondo». A Bari la contromanifestazione con i cittadini travestiti da Zorro
Da Lecce a Bari: non mancano le contestazioni e i cori contro il vicepremier Matteo Salvini arrivato in Puglia per una serie di comizi a sostegno dei candidati di centrodestra alle prossime elezioni.
LA CONTESTAZIONE A LECCE - «Prima vengono gli italiani, poi viene il resto del mondo. Prima vengono i leccesi, poi viene il resto del mondo»: questa una delle frasi del comizio di Matteo Salvini, questa mattina a Lecce in Piazza Sant'Oronzo, dove domenica un gruppo di persone ha assalito e danneggiato il gazebo della Lega. Il vicepremier è stato accolto in città da uno striscione: «Benvenuto nella terra della pace e dell'accoglienza», ma anche da cori e proteste, "Fascista! Fascista".
(video Massimino)
LA CONTESTAZIONE A BARI - Circa 200 persone hanno manifestato vicino al palco dal quale il leader della Lega Matteo Salvini ha tenuto il comizio stasera a Bari. Hanno urlato 'Buffone, vai via da Bari'. Hanno esposto uno striscione con la scritta 'San Nicola è un immigrato?', 'I terroni non si Lega-no' e hanno fischiato più volte durante alcuni passaggi del suo intervento.
I più 'attivì sono stati identificati dalla Digos a scopo preventivo. A Bari, quindi, c'è stata una doppia protesta in occasione della visita di Salvini, una organizzata in un corteo di circa 500 persone che ha attraversato la città intonando cori e urlando «Salvini Vaff...» e l’altra, spontanea, al di là delle transenne che delimitavano la zona del comizio.