Regionali, Fitto a Foggia: «Aeroporto, finanziamento Cipe portato da me»

«L'Opera doveva essere conclusa nel 2015», ha evidenziato l’europarlamentare candidato per il centrodestra alla presidenza della Regione Puglia

Michele De Feudis (video Maizzi)

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Michele De Feudis (video Maizzi)

Martedì 15 Settembre 2020, 14:09

16 Settembre 2020, 19:23

FOGGIA - Deficit di infrastrutture e assunzioni clientelari da parte del centrosinistra: su questi due fronti si accendono i riflettori di Raffaele Fitto, candidato governatore del fronte conservatore, impegnato in una serie di incontri (ieri è stato a Foggia). Nel capoluogo dauno si è soffermato sullo stato dell’arte nel Gino Lisa: «Il centrosinistra non ha mai avuto la capacità di realizzare una sola infrastruttura in questa provincia. Anche quello che sta accadendo in questo giorni è imbarazzante, mi riferisco all'aeroporto di Foggia. È bene ricordare che il finanziamento dell’aeroporto di Foggia, fu inserito nella delibera Cipe da me portata nel 2011 dove io ero relatore da ministro, e dove finanziavamo 14 milioni di euro per il Gino Lisa». Poi l’affondo nei confronti della giunta progressista: «Come mai siamo nel 2020 e ancora l’intervento non è stato realizzato? Quella delibera Cipe e quel finanziamento che ripeto - riprende Fitto - sono un atto concreto: parlo della delibera Cipe 62 del 2011. L’aeroporto a Foggia doveva essere realizzato entro il 2015 come da cronoprogramma. Siamo al 2020 e non è ancora finito. Stiamo assistendo ad una sceneggiata ridicola di chi passeggia intorno alla pista dell’aeroporto cercando di attribuirsi i meriti di un ritardo clamoroso, perché da dieci anni non è stata realizzata questa infrastruttura».

Il candidato del centrodestra ha poi parlato di Puglia trasformata da Emiliano «in un luogo di mercimonio elettorale dall’acquedotto pugliese, alle Asl, alle agenzie regionali. È un proliferare di concorsi, promesse, assunzioni. È un qualcosa incommentabile che offende l’intelligenza e le dignità dei cittadini pugliesi». «In queste ore - ha puntualizzato Fitto - ci sono dei lavoratori precari per i quali si calpesta la dignità totale, rispetto alla loro funzione e rispetto alla loro azione, perché noi abbiamo di lavoratori precari che vengono convocati in delle sale, si fanno alzare, vanno a piedi verso il tavolo della presidenza, si siedono come degli studenti, firmano un contratto, che in teoria trasformerebbe il loro precariato in un contratto a tempo determinato, salvo poi leggere delle clausole che testimoniano che non è così». Sul tema si registra (oltre alla risposta del parlamentare dem Pagano della quale riferiamo nell’articolo accanto) anche la presa di posizione del deputato di Fdi Galeazzo Bignami: «Le assunzioni che Emiliano sta compiendo in Puglia - ha aggiunto - sono vere e proprie marchette elettorali che impongono non solo una censura e una denuncia politica, ma una risposta in sede giudiziale a tutela di tutti i cittadini che non rientrano nel mercimonio elettorale che questo signore sta consumando con danari pubblici, in sfregio a leggi e norme. Un ulteriore esempio di cattiva amministrazione che dimostra come sia necessario che Emiliano vada mandato a casa».

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