Bari, Neuropsichiatria infantile 1400 pazienti seguiti su Skype
Un progetto sperimentale è diventato un modo alternativo, sicuro ed efficace di fare terapia
Lunedì 15 Giugno 2020, 11:57
BARI - Oltre 1.400 bambini e ragazzi minorenni hanno potuto continuare ad essere seguiti, assistiti e curati almeno una volta alla settimana dal servizio di Neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza nonostante la pandemia di coronavirus e grazie alle visite a distanza attivate dall’Asl Bari. Si tratta di minorenni con diverse patologie: disabilità intellettive, autismo, disturbo da deficit di attenzione/iperattività, disturbi specifici dell’apprendimento, disturbi del linguaggio e del comportamento, patologie neurologiche neuromotorie, disarmonie evolutive, esordi precoci e disturbi di varia natura psichiatrica. Un mondo complesso che ad inizio marzo ha rischiato di essere interrotto bruscamente.
E invece gli operatori della riabilitazione hanno sperimentato l'uso delle nuove tecnologie della comunicazione, utilizzando il canale Skype, Google Meet, Whatsapp e cimentandosi con la videoconferenza, e hanno velocemente reinventato il loro lavoro. "Riuscendo in tre mesi - spiega il direttore della Npia, Vito Lozito - ad assicurare migliaia di prestazioni in remoto, tra visite, consulenze, terapie, colloqui. Un lavoro intenso che ha impegnato tutte le nostre Aree, Metropolitana, Nord, Sud e Alta Murgia e i centri di Npia sparsi sul territorio, in grado di garantire le terapie classiche dove non si poteva fare diversamente, ma anche d’innovare laddove c'erano possibilità tecnologiche per evitare d’interrompere percorsi già iniziati e, soprattutto, per non perdere il contatto umano con i pazienti».
E ora questa esperienza viene anche raccontata in un video, «Ci abbiamo provato», che vede protagonisti gli operatori, terapisti e i piccoli pazienti.