Puglia, Bellanova e i renziani: no a Emiliano, con lui si perde. Accuse su rifiuti, agricoltura e sanità
Il ministro interviene all'Assemblea di Italia Viva e invoca un cambio di rotta al Sud parlando della Puglia di Emiliano
Domenica 02 Febbraio 2020, 16:59
No a Michele Emiliano per la candidatura delle regionali in Puglia, che rappresenta «il peggior notabilato meridionale», perché «il Mezzogiorno ha bisogno di riformismo». Lo ha detto Teresa Bellanova in un applaudito intervento all’Assemblea nazionale di Italia Viva. «Al sud - ha detto Bellanova - serve un cambio di classe dirigente. Quando diciamo no a Emiliano non ne facciamo una questione personale, facciamo una valutazione politica. Quando diciamo no a Emiliano diciamo no al trasformismo, no alla demagogia, no al peggiore notabilato meridionale».
«Volete tornare all’acciaio di Stato? - ha continuato - Taranto è stata inquinata quando l’acciaio era prodotto dallo Stato. Quando diciamo no a Emiliano parliamo della sanità ove è vergognoso che un presidente di regione si sieda davanti a ragazzi che stanno firmando il contratto per il passaggio a tempo indeterminato dopo che hanno fatto 15-20 anni di precariato. Il lavoro è un diritto”.
E ancora: “Sui rifiuti bisogna avere il fisico di assumere le responsabilità perché altrimenti si arriva a situazioni non governabili. Quando diciamo no a Emiliano parliamo di agricoltura, parliamo dei 142 milioni rimasti nelle casse della Regione e adesso si chiede un allungamento dei tempi, ma gli imprenditori non hanno avuto i soldi nei tempi giusti e questo vuol dire non avere idea di cosa è un piano di interverti. Una domanda in pubblica piazza – ha proseguito Bellanova -: cari amici del Pd, volete sostenere il buongoverno di Bonaccini che le risorse le ha consumate o volete stare con la concezione proprietaria di Emiliano e candidarvi a perdere anche quando vincete? Noi contrapponiamo a Emiliano un impianto riformista perché il Mezzogiorno ha bisogno del riformismo, perché cosi non può continuare a vivere».