Bari, lavori all'ex Kursaal: i rifiuti finivano in acqua sul lungomare
Intervento della Guardia costiera che ha usato una costanza colorante per verificare il collegamento tra un tombino del cantiere e lo specchio acqueo
Martedì 21 Gennaio 2020, 19:40
22 Gennaio 2020, 08:58
Quella sostanza che colorava l'acqua del lungomare non era una cosa normale, e gli uomini della Guardia costiera ci hanno messo poco per risalire alla fonte dell'inquinamento, ovvero il cantiere dell'ex Kursaal Santalucia, sequestrando un cassone di rifiuti speciali e tre vasche all'interno del cantiere di ristrutturazione. L'intervento dei militari dopo una segnalazione che evidenziava la presenza di una grossa chiazza in acqua proprio davanti all'ex teatro: dopo aver accertato che si trattava di fanghiglia, è apparso subito evidente il collegamento con il vicino cantiere.
Qui è stato trovato un cassone nel quale erano depositati rifiuti di vario genere, tra cui anche fanghi prodotti dalla miscelazione dell’acqua con cemento, malta e detriti.
In più, si accertava la presenza di un tombino d’ispezione all'interno del cantiere, aperto, nel quale risultavano presenti due condutture a cielo aperto, in una delle quali (quella più bassa) vi era fanghiglia pressoché identica a quella riversata in mare a circa 20 metri di distanza.
Per avere prova che quanto finiva in acqua proveniva dal cantiere, i militari hanno riversato le fluoresceina (sostanza colorante) nel tombino verificando pochi secondi dopo che il materiale proveniente dal cantiere finiva in acqua. Denunciato per "getto pericoloso di cose" il titolare dell'impresa e sequestrati il tombino di accesso/ispezione alla sottostante conduttura di acque bianche, il cassone di rifiuti speciali contenente circa 3 tonn. di rifiuti speciali consistenti in materiali inerti e fanghi provenienti da attività di demolizione e costruzione; · 3 vasche ubicate all'interno dell'edificio di Largo Adua (vecchio sottopalco del teatro Kursaal), da dove proviene il materiale dei lavori di demolizione ed escavazione in corso.
LA REGIONE: UN FATTO ACCIDENTALE - Lo sversamento in mare dei fanghi provenienti dal cantiere dell’ex teatro Kursaal Santalucia è «un evento accidentale dovuto alla presenza di una falda superficiale che, a causa dei lavori di scavo del sottopalco, ha incontrato una vena acquifera superficiale, causando l'interscambio di acqua con il vicino litorale attraverso il canale di scolo delle acque meteoriche». Lo rileva in una nota il dirigente della sezione Provveditorato ed economato della Regione Puglia, Mario Lerario. I lavori sono infatti appaltati dalla Regione Puglia alla società Kursal Scarl.
«La Capitaneria - è spiegato - ha elevato apposito verbale, chiedendo la sospensione dei lavori per la sola area interessata, e ponendo la medesima a sequestro, chiedendo altresì all’impresa appaltatrice di effettuare opere di mitigazione in ordine alla successiva prosecuzione delle attività». «Allo stato - viene riferito - l’appaltatore è prontamente intervenuto per evitare che l’accaduto possa verificarsi nuovamente, e sono in corso di valutazione misure di mitigazione definitive per la successiva ripresa dei lavori».