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L'assoluzione
Nicola Pepe
08 Ottobre 2019
Condannato l'innocente e prosciolto il (presunto) colpevole. La sentenza della Corte di appello di Bari ha restituito dignità a un operaio addetto ai servizi di scarico bagagli dell'Aeroporto di Bari Palese, coinvolto nell'inchiesta che sei anni fa portò all'arresto di 85 persone in tutta Italia. Giuseppe Monterone, 45 anni, di Bisceglie (per quella vicenda sottoposto all'obbligo di dimora) è stato assolto dalla Corte di appello di Bari per non aver commesso il fatto, annullando così la sentenza di tre anni fa che lo aveva additato come un ladro, infliggendogli una condanna di un anno e due mesi di reclusione.
I giudici, accogliendo la tesi dei difensori - gli avvocati Francesco Paolo Sisto e Roberto Eustachio Sisto - hanno riconosciuto lo «scambio di persona fatto «involontariamente» dal giudice in primo grado. Nel video agli atti del fascicolo si notano, infatti due persone nella stiva di un aereo mentre caricano i bagagli: uno dei due, apre le valigie e, in un caso, si impossessa di un cellulare. Monterone era stato indicato come il «palo», ovvero la persona (quello a sinistra dell'ingresso della stiva) vicina al ladro (che ha patteggiato la pena). In realtà quell'uomo non era Monterone, perchè lui si occupava dello scarico dei bagagli trovandosi quindi in tutt'altra parte dell'aereo, come documenta il video al centro della «svista». In quelle immagini, inoltre, non si vede alcun furto. Secondo la Corte di appello, l'ovvia conclusione è che il «palo» fosse proprio quell'altra persona, che però era stata prosciolta da un altro giudice.
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