Caporalato, infrarossi e droni a Noicattaro: due arresti in un vigneto

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Mercoledì 18 Settembre 2019, 08:01

Infrarossi e droni contro il caporalato. Due arresti dei Carabinieri a Noicattaro dove è stato arrestato un 80enne, titolare di una impresa agricola e un 41enne ghanese accusato di aver reclutato alcuni connazionali. Grazie a indagini con l'impiego di apparecchiature sofisticate, i militari hanno concentrato l'attenzione su alcuna vigneti scoprendo la presenza di una roulotte e di un container, in cui vivevano alcuni giovani di origine africana, che, fin dalle prime luci dell’alba, si occupavano di tutte le attività riguardanti la cura delle piante e la raccolta dell’uva.

Sono stati identificati quattro cittadini ghanesi, di età compresa tra i 41 ed i 21 anni, uno dei quali con permesso di soggiorno scaduto: dalle verifiche è emerso che il 41enne, regolarmente assunto nell’azienda, aveva il compito di reclutare la manodopera da impiegare e di organizzare e dirigere le varie mansioni degli altri lavoratori, in danno dei quali sono state accertate chiare condizioni di sfruttamento. Questi, infatti, erano impiegati come autentici factotum, lavorando in media 6/8 ore al giorno, ricevendo una paga giornaliera di 35 euro, quando il contratto collettivo nazionale, per le stesse mansioni, ne prevede almeno 67 lorde.

Per tutti erano riservati alloggi fatiscenti, ricavati all’interno di un box in lamiera e di una vecchia roulotte, ammassate in un terreno brullo, al centro della proprietà, invisibili dall’esterno, nei cui spazi ristrettissimi, i lavoratori dormivano e cucinavano, in cattive condizioni igieniche, come certificato dai medici dell’Asl. I Carabinieri, hanno inoltre accertato che, chi si lamentava, veniva minacciato dal “caporale” di essere sostituito, perdendo così il lavoro che permetteva ad ognuno di loro di mantenere le rispettive famiglie nel Paese d’origine.

I due arrestati sono stati posti ai domiciliari e contestualmente sono state elevate sanzioni amministrative per circa 31mila ed ammende per quasi 20mila, ed è stata adottata la misura cautelare della sospensione dell’attività produttiva.

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