Di Maio a Taranto: «Immunità? non c'è più». «Disponibile 1 mld per la città»
Così il ministro dello Sviluppo Economico: «Questo era il nostro obiettivo e abbiamo detto che non siamo assolutamente contro i lavoratori e ArcelorMittal»
Lunedì 24 Giugno 2019, 12:08
15:07
TARANTO - «Il problema dell’immunità penale è risolto perché non c'è più immunità penale. Questo era il nostro obiettivo e abbiamo detto che non siamo assolutamente contro i lavoratori e ArcelorMittal». Lo ha detto il ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, parlando con i giornalisti prima di presiedere in Prefettura il Tavolo del Contratto istituzionale di sviluppo per Taranto, previsto dalla legge 20 del 2015 (governo Renzi) per gestire il rilancio della città a seguito delle crisi dell’ex Ilva.
«La Corte Costituzionale - ha aggiunto il vicepremier - si sarebbe espressa sull'immunità penale probabilmente in autunno e siccome abbiamo sempre detto che su quella norma avevamo perplessità, era giusto dire che non deve esistere l’immunità penale in una situazione così complicata come quella di Taranto».
«Siamo al lavoro - ha aggiunto - per affrontare il tema della Cassa integrazione e chiederemo chiarimenti al tavolo sul perché debba coinvolgere 1400 lavoratori».
«Per Taranto c'è una dotazione finanziaria di un miliardo di euro di investimenti assegnati e solo 300 milioni erano stati utilizzati quando ho presieduto i tavolo il 24 aprile scorso, oggi sono 700 i milioni impegnati e la cosa più importante di tutte è che entro settembre avremo la possibilità di vedere 500 milioni in fase di esecuzione assegnati ai progetti». Lo ha sottolineato il ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio aprendo in Prefettura, a Taranto, il Tavolo del Contratto istituzionale di sviluppo, previsto dalla legge 20 del 2015 (governo Renzi) per gestire il rilancio di Taranto a seguito delle crisi dell’ex Ilva e dare corpo a progetti di diversificazione. Le risorse sono provenienti in gran parte da fondi nazionali ed europei per un’area che comprende, oltre Taranto, anche Statte, Crispiano, Massafra e Montemesola.
«La Zona economica speciale è stata sbloccata. Poi ci sono - ha aggiunto Di Maio - investimenti per il centro storico con 90 milioni assegnati ai progetti e per il quartiere Tamburi e oggi firmiamo un protocollo d’intesa per la valorizzazione dell’Arsenale militare per l’utilizzo di 30 milioni di euro che prevede la possibilità che la struttura possa aprirsi ai turisti come polo museale»