Pesca a strascico, il grande fratello inchioda 11 barche: in cella comandante di peschereccio
A Trani speronata una motovedetta per evitare il controllo. Le immagini dall'alto hanno incastrato i fuorilegge
Lunedì 17 Settembre 2018, 19:17
19:19
Il comandante di un peschereccio arrestato per aver speronato una motovedetta, altri 10 pescherecci multati, oltre a 4 barche da diporto bloccate: è il bilancio di una operazione della Guardia costiera, ribattezzata "Capojale" dal nome dell'omonima località costiera garganica, su tutto il territorio regionale che ha interessato soprattutto il nord barese e il Gargano. L'episodio più movimentato si è registrato nelle acque antistanti di Trani dove il comandante di un peschereccio, sorpreso in attività di pesca a strascico, non ha esitato a speronare la vedetta per sottrarsi al controllo e recuperare la rete destinata al sequestro. Il comandante del peschereccio, rientrato in porto, è stato arrestato e portato in carcere a Trani su disposizione del Sostituto per resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e lesioni aggravate.
L'operazione ha avuto come obiettivo il contrasto alla pesca a strascico per tutelare il fermo biologico in atto: ha consentito di accertare e reprimere l’utilizzo di sistemi di pesca indiscriminata e comportamenti non corretti (cattura di pesce allo stato giovanile, pesca in aree e tempi vietati, utilizzo di attrezzi da pesca modificati, etc.), tali da comportare danni agli stock ittici e in generale all’ambiente marino.
In totale l’operazione ha portato al sequestro di quasi una tonnellata di prodotto ittico e di 5 reti a strascico, con 5 persone denunciate e 43.000 euro di sanzioni amministrative comminate ai trasgressori. Complessivamente sono stati fermati in mare 11 pescherecci e 4 unità da diporto, tutti intenti all’esercizio abusivo della pesca a strascico. I fuorilegge sono stati intercettati e localizzati da un elicottero della Guardia Costiera.