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«O si accetta la trattativa Comune-mafia, o si affronta la sfida con la criminalità»: a Cerignola bufera sulle parole del consigliere Romano IL VIDEO

«O si accetta la trattativa Comune-mafia, o si affronta la sfida con la criminalità»: a Cerignola bufera sulle parole del consigliere Romano IL VIDEO

 
Redazione online

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Il consigliere comunale di maggioranza ha pubblicato il video sui social. Il segretario cittadino di Forza Italia Dercole definisce le affermazioni inaccettabili

Venerdì 22 Agosto 2025, 14:30

A Cerignola si accende la miccia dello scontro politico-istituzionale dopo la diffusione sui social di un video firmato da Michele Romano, consigliere comunale di maggioranza. Con un linguaggio volutamente provocatorio, l’esponente politico ha ipotizzato addirittura l’ipotesi di una “trattativa Comune-mafia”, scatenando reazioni indignate e nuove tensioni in una città già messa a dura prova dalla criminalità organizzata.

Nel filmato, Romano utilizza espressioni forti e paradossali: «Siamo a un bivio: o si accetta la trattativa Stato-mafia, in questo caso Comune-mafia, oppure si affronta direttamente la sfida con la criminalità. Ma se scegliamo lo scontro dobbiamo sapere che servono eroi e martiri». Parole che hanno destato clamore, soprattutto quando ha aggiunto: «Vorrei far parte di questa lista, ma non come primo: preferirei essere l’ultimo».

Durissimo l’intervento di Carlo Dercole, segretario cittadino di Forza Italia ed ex assessore, che ha definito “inaccettabili” le affermazioni del consigliere: «Romano, rappresentante della maggioranza che dovrebbe difendere la legalità, arriva a sostenere pubblicamente che si debba trattare con la mafia. Un discorso pericoloso e surreale. Dice che non servono i tavoli con il prefetto, ma o si patteggia o si fa la guerra. E nella guerra, aggiunge, servono eroi e martiri. Ma lui stesso dichiara di non volerlo essere».

Dercole ha annunciato che chiederà ai parlamentari di Forza Italia di farsi carico del caso e ha invocato senza mezzi termini le dimissioni immediate di Romano: «Un’istituzione non può, neanche per provocazione, legittimare l’idea di scendere a patti con la mafia. È una vergogna che va fermata subito».

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