Sabato 06 Settembre 2025 | 02:58

BatCam, tutti gli occhi sulla legalità: la prima app italiana per mappare le telecamere al servizio della sicurezza nella Bat

 
Redazione online

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Presentata ad Andria l’applicazione sviluppata dalla Polizia di Stato e dal gruppo Tecno: permetterà alle forze dell’ordine del Nordbarese di localizzare in tempo reale le telecamere pubbliche e private. Nessuna violazione della privacy, interventi più rapidi e mirati

Mercoledì 02 Luglio 2025, 11:43

12:26

Una ragnatela al servizio della legalità. Un sistema, il primo in Italia, che sfrutta tutti gli occhi elettronici dislocati sul territorio per garantire sicurezza. La tecnologia che attinge competenze da chi investiga, per aiutarlo. È quanto intende fare BatCam, l'applicazione sviluppata dalla polizia di Stato, che sarà in dotazione alle forze dell’ordine della provincia di Barletta- Andria- Trani tra meno di due settimane e presentata questa mattina in questura ad Andria.

L’app scaricata sullo smartphone sarà capace di fornire una mappa precisa delle telecamere di videosorveglianza pubbliche e private. «I sistemi di sicurezza aiutano a risolvere il 70% dei casi ma abbiamo difficoltà a recuperarli sul territorio. Ora invece- ha spiegato il questore di Andria, Alfredo Fabbrocini - tutto sarà più semplice perché con BatCam, che sarà collegata alla sala operativa, si potranno censire le telecamere private e pubbliche del territorio per ottenerne una mappatura precisa ed efficace». «I dati saranno riverberati in control room», ha chiarito il questore. Nessuna violazione della privacy «ogni dato viene archiviato nel rispetto delle norme vigenti, e ogni accesso è monitorato», ha assicurato Giovanni Lombardi, ingegnere e presidente del gruppo Tecno che ha ideato l’app.

«L'obiettivo è accorciare la tempistica di intervento quando viene commesso un reato», ha continuato Fabbrocini. «Ci auguriamo non solo che il cittadino comprenda l’utilità e collabori ma anche che, sull'esempio di questa provincia, possano essere implementate iniziative del genere anche in altre città», ha concluso Francesca Fava, direttrice del servizio controllo del territorio del dipartimento di Roma.

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