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Più di 350kg di esplosivo in un furgone a Minervino Murge, finisce fuori strada durante la fuga: arrestati due incensurati

 
Redazione online

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Il materiale era suddiviso in 1500 ordigni pericolosi di vario tipo, tutti dall'altissimo potenziale esplosivo, alcuni anche artigianali

Mercoledì 13 Novembre 2024, 09:15

MINERVINO MURGE - Trasportavano a bordo di un furgone per le strade di Minervino Murge, in provincia di Barletta-Andria-Trani, più di 350 chilogrammi di materiale esplodente, suddiviso in 1.500 ordigni. Grazie a una segnalazione del comandante dei carabinieri della Stazione, libero dal servizio in quel momento, gli occupanti, due barlettani, incensurati di 27 e 20 anni, sono stati bloccati e il mezzo, con il suo carico pericoloso, è stato sequestrato. I militari hanno rintracciato il furgone ma i due a bordo, avendo notato la pattuglia, hanno accelerato e sono fuggiti. Ne è nato un lungo inseguimento, terminato sulla strada provinciale 3, nei pressi dell'incrocio con la provinciale 231 in direzione di Andria.

Il veicolo è finito fuori strada. Per fortuna non si è verificata una esplosione. I due giovani hanno tentato la fuga a piedi ma sono stati acciuffati, grazie anche all’ausilio di altro personale accorso sul luogo. A quel punto i carabinieri hanno perquisito il furgone ma è stato presto chiamato in aiuto il personale specializzato del nucleo artificieri/antisabotaggio della 6° sezione del Nucleo Investigativo – Reparto Operativo di Bari, che hanno recuperato un carico di 1.500 ordigni pericolosi, di vario tipo, tutti dall’altissima potenzialità esplosiva. Tra questi, ben 132 di manifattura artigianale, letali sia per quantitativo di esplosivo contenuto, che per il confezionamento, e compatibili con quelli utilizzati per la realizzazione delle così dette 'marmotte' usate dai malviventi per far esplodere gli sportelli bancomat. I due sono stati arrestati per porto e detenzione di materiale esplodente, resistenza a pubblico ufficiale e, su disposizione del pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Trani, portati in carcere.

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