BARI - Il sindaco di Bari, Antonio Decaro risponde con rabbia all'ipotesi avanzata dal senatore Gasparri sullo scioglimento per mafia del Comune di Bari, a seguito dell'inchiesta Codice interno che ieri ha portato alla esecuzione di oltre 135 misure cautelari in tutta la città.
E lo fa con una diretta su Facebook rivolgendosi alla cittadinanza: «Ma quale scioglimento del Comune - tuona Decaro - cosa dobbiamo sciogliere? Questa è un'amministrazione fatta di persone perbene» urla il primo cittadino contro il senatore di centrodestra.
«Questo è sciacallaggio politico, Gasparri, un attacco alla città. E non lo permetto» ha poi aggiunto il sindaco di Bari, Antonio Decaro, nel corso della diretta Facebook replicando al senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri che ha ipotizzato lo scioglimento del Comune di Bari dopo l’inchiesta della Dda barese che ha disvelato un presunto intreccio tra alcuni politici e i clan mafiosi.
«Volete attaccare me? - ha continuato Decaro - Già avete mi avete squalificato, nel senso che non dando la possibilità del terzo mandato avete squalificato alcuni sindaci in questo Paese. Adesso che cosa volete fare? Volete squalificare il campo da gioco?». «Un centrodestra che non ha ancora individuato il proprio candidato a Bari vuole vincere a tavolino? Questo per me non si può», ha evidenziato. «Volete prendervela con me, prendetevela con me, prendetevela con il sindaco Antonio Decaro,
non ve la prendete con la città di Bari perché questo non ve lo permetterò, non vi permetterò di fare questo, non lo permetterò a nessuno», ha concluso.
LE DICHIARAZIONI DI GASPARRI
“Su Bari la notizia è che i nostri coordinatori regionali si sono recati al Ministero dell’Interno per ipotizzare lo scioglimento del Comune – ha dichiarato il capogruppo al Senato di Forza Italia. Maurizio Gasparri – Centotrenta arresti, che sfiorano anche l’amministrazione locale. Un fatto molto preoccupante. Non abbiamo preso decisioni per Bari, vogliamo capire bene che succede: probabilmente c’è un Comune da sciogliere”. Le parole dell’esponente della maggioranza di Governo, raccolte sono state pronunciate a margine della riunione del centrodestra sulle amministrative.
LA REPLICA DEL CENTRODESTRA PUGLIESE
“Lèggiamo le dure e astiose, a tratti melense, parole del sindaco Decaro nei confronti del senatore Maurizio Gasparri, “reo” di aver utilizzato un linguaggio di verità, prospettando scenari incerti, ma sicuramente non impossibili vista la gravità dei fatti emersi dall’inchiesta su Bari, che racconta dell’infiltrazione mafiosa all’interno dell’amministrazione comunale", così commentano in una nota i parlamentari pugliesi di Forza Italia Mauro D’Attis, Dario Damiani, Rita Dalla Chiesa, Giandiego Gatta, Vito De Palma e Andrea Caroppo.
"Quanto ipotizzato dal senatore Gasparri è esattamente ciò che è successo in altri Comuni in cui i fatti contestati erano certamente molto meno gravi di quelli odierni che indignano la comunità barese. In ultimo, la questione del terzo mandato: ci dispiace per Decaro, ma il divieto di terzo mandato per i sindaci non l’ha introdotto il governo Meloni. Esisteva già e queste modifiche non si fanno correndo ad alta velocità solo per assecondare un sindaco alla ricerca di poltrona: si fanno nei tempi necessari, che sono anche una garanzia democratica per il Paese. Anche perché il rinnovo della compagine che guida un’amministrazione spesso è necessario per non cristallizzare patologicamente postazioni di gestione del potere, soprattutto nelle grandi realtà”, concludono nella nota.