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Bari, smarrimento da pandemia? L'aiuto dei volontari

 
Redazione online

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Oltre 200 cittadini ha chiesto aiuto al centro servizi «La Bussola». Ecco le storie

Lunedì 21 Giugno 2021, 16:03

Bari - Oltre alle nuove povertà, il nemico da sconfiggere dopo la pandemia resta la solitudine. È quanto emerge a due mesi dall'apertura all'interno della Mongolfiera di Santa Caterina del Centro servizi «La Bussola», che ha già aiutato oltre 200 cittadini di Bari e provincia ad affrontare la crisi attraverso il sostegno psicologico, l'assistenza fiscale, l'orientamento lavorativo il supporto al cittadino, tutto in rete con le associazioni di volontariato del territorio. Il Centro servizi Santa Caterina, con il partenariato dell'Ordine degli Psicologi e il patrocinio della Regione Puglia, è realizzato in collaborazione con soggetti istituzionali come  Centro servizi di volontariato San Nicola, riferimento cittadino per le associazioni che si occupano di volontariato, e ancora Epaca-Coldiretti e FMTS Agenzia per il Lavoro. 

«Il Centro Commerciale ha dimostrato di poter contribuire con responsabilità a sostenere alcuni bisogni della comunità in un momento così difficile per l'economia, facendo rete con associazioni, enti e soggetti del territorio - spiega Silvia Di Trani, manager di Svicom - e instaurando un rapporto di fiducia tra utenti e operatori del Centro che per noi rappresenta un risultato importante».

Da aprile ad oggi, dunque,  oltre 200 persone sono state assistite dagli operatori del Centro Servizi, che mediamente incontra 30 persone al giorno negli orari di apertura, per fornire risposte a differenti domande di aiuto. In un momento di grave incertezza economica, molti utenti, prevalentemente anziani, si sono rivolti allo sportello di assistenza fiscale per ricevere
informazioni su agevolazioni come assegno unico e reddito di cittadinanza: «Al nostro servizio di patronato e assistenza fiscale si sono rivolte molte persone insospettabili che prima della pandemia normalmente non avrebbero mai richiesto alcuna forma di sussidio. - spiega Antonella Massaro, direttore provinciale dell'Epaca-Coldiretti - e tra le tante storie di disagio ci ha colpito molto quella di un uomo solo, abbandonato dai figli, che ha trovato negli operatori quasi una seconda famiglia».

Tra le emergenze innescate dalla pandemia, la principale resta sempre la perdita del lavoro, specialmente tra le persone over35 e lavorativamente precarie già prima dell'inizio della crisi. Adriana Pascazio, responsabile Servizi per il Lavoro di FMTS Agenzia per il lavoro, dopo questi primi due mesi di volontariato alla Bussola, riferisce di una situazione di forte disagio, tra lavoratori con contratti stagionali (ristorazione, turismo) e livelli bassi di informatizzazione conoscenze informatiche: «Il nostro
sportello di orientamento al lavoro ha un taglio molto pratico perché accompagniamo gli utenti lungo tutto l'iter di candidatura, aiutandoli a scrivere un curriculum efficace e aggiornandoli sulle nuove dinamiche del mercato del lavoro - spiega Pascazio - Tra le storie intercettate allo sportello, mi ha segnato quella di una giovane donna 38enne, molto disorientata perché dopo 15 anni di impiego nella stessa azienda, ha perduto il lavoro e ha dovuto riscrivere il suo CV, che aveva consegnato a mano in
azienda».

Infine, un altro aspetto significativo emerso da questi racconti è il desiderio di impegnarsi nel volontariato. Secondo un'altra operatrice del Centro, Mariangela Chibelli del CSV San Nicola «molti giovani disoccupati hanno abbracciato in questo periodo particolare il mondo del volontariato, per far del bene agli altri e non soffrire di solitudine - dice Chibelli - anche perché vedono l'associazione di volontariato come un ambiente protetto, che opera in massima sicurezza». Tra i vari servizi c'è anche lo sportello di supporto psicologico, che si sta rivelando un aiuto prezioso specialmente per famiglie con figli adolescenti. Secondo Vittoriana Guglielmi, operatrice dello sportello di supporto psicologico per l'età evolutiva, la pandemia ha accentuato sintomatologie già presenti e altre silenti, registrando un aumento delle difficoltà di gestione familiare, assenza di comunicazione anche in famiglia, aumento degli stati d'ansia e depressivi.

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