Ministro Salvini in visita a Capurso per il raddoppio della tratta Bari-Noicattaro

L’intervento - dal valore di 170 milioni di euro - è finanziato sia con fondi regionali che con fondi PNRR e consentirà di incrementare la capacità della linea, riducendo a un’ora i tempi di percorrenza tra Bari e Putignano

Redazione online

Reporter:

Redazione online

Sabato 15 Luglio 2023, 14:28

16 Luglio 2023, 09:18

Proseguono i lavori, arrivati al 95%, per il raddoppio della tratta Bari - Noicattaro e del sottoattraversamento dei centri di Triggiano e Capurso, sulla linea Bari-Taranto, di Ferrovie del Sud Est (società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS). Questi interventi sono stati al centro della visita, effettuata stamani, dal Ministro dell’Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, al campo base di Capurso. Ad illustrarli, Gianpiero Strisciuglio, AD di Rete Ferroviaria Italiana (società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS) e Giorgio Botti, AD di Ferrovie del Sud Est.

Presenti Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia, Anna Maurodinoia, Assessore ai Trasporti e Mobilità sostenibile della Regione Puglia, Giuseppe Galasso, Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Bari  e i rappresentanti delle amministrazioni locali, interessate dai lavori. La visita ha offerto l’occasione per fare il punto sull’avanzamento dei lavori che si sviluppano per circa 10 km con l’interramento della linea fra le stazioni di Capurso e Triggiano.

L’intervento - dal valore di 170 milioni di euro - è finanziato sia con fondi regionali che con fondi PNRR e consentirà di incrementare la capacità della linea, riducendo a un’ora i tempi di percorrenza tra Bari e Putignano. Contestualmente saranno eliminati 9 passaggi a livello e sarà ricucito il tessuto urbano tra i centri di Triggiano e Capurso, favorendo la realizzazione di una nuova viabilità. Un cantiere che ha visto impiegati 300 operai, fra FSE e ditte appaltatrici, e 100 mezzi d’opera.

Il completamento dei lavori di raddoppio dei binari e della galleria artificiale è previsto per fine anno. Nel corso del 2024, ottenute le autorizzazioni da parte dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali (ANSFISA) la linea entrerà in funzione con treni diesel che saranno progressivamente sostituiti dai treni elettrici di nuova generazione entro il 2025, una volta completata l’elettrificazione, con benefici in termini di sostenibilità ambientale. Contestualmente saranno aperte al servizio viaggiatori anche le stazioni di Triggiano e Capurso.

Sull’intera linea, da Bari a Putignano (via Conversano), sono operativi quattro cantieri – incluso quello della visita odierna - per un investimento complessivo di 390 milioni di euro. Oltre ai lavori di raddoppio e interramento, sono in corso quelli per il rinnovo dei binari, l’elettrificazione, l’installazione del sistema di controllo Marcia Treno (SCMT) e l’automazione dei passaggi a livello.

Gli interventi, una volta conclusi, consentiranno di avere una linea più sicura, completamente rinnovata, interconnessa e interoperabile con la rete ferroviaria nazionale di RFI.

L'IDILLIO TRA EMILIANO E MATTEO DA GIUSSANO (di Michele De Feudis)

Nel cantiere del raddoppio della tratta ferroviaria Bari-Noicattaro c’erano quasi 40° quando il ministro dei Trasporti Matteo Salvini è arrivato per il sopralluogo. Poco dopo si è unito anche il governatore Michele Emiliano. Ad attendere i big c’erano le rispettive truppe: tra gli emilianisti Sandrino Cataldo in t-shirt tortora, la moglie Anita Maurodinoia, assessore regionale ai trasporti, munita di elmetto giallo da lavoro, nelle retrovie l’assessore ai lavori pubblici Giuseppe Galasso; per la Lega il segretario regionale e senatore Roberto Marti, il deputato Rossano Sasso, il consigliere regionale Fabio Romito e Nuccio Altieri (cda Leonardo), tutti in camicia bianca. Sotto i gazebo anche il prefetto di Bari Antonella Bellomo e l’imprenditore Dario Mallardi la cui azienda gestisce il cantiere.

La visita nella galleria dura un attimo. Poi tocca alle dichiarazioni del governatore e del ministro. Da Emiliano parole in sintonia con l’esponente leghista del governo, mentre l’occasione è propizia per mandare un messaggio al ministro Fitto (come sempre sul Fondo di sviluppo e coesione): «Grazie al sistema fra governo, Stato, ministero delle Infrastrutture, Rfi, e le altre ferrovie stiamo facendo un lavoro di rivoluzione su ferro in tutta la Puglia». Poi un elenco di realizzazioni in corso: «I lavori per la metropolitana leggera del Salento avanzano. Stiamo interrando binari, chiudendo passaggi a livello pericolosi, stiamo facendo venire fuori dallo schiacciamento dei binari la città di Bari». Il must è la Bari-Napoli senza più cambiare a Caserta: «È stata realizzata grazie ai fondi europei di Puglia e Campania. Ci auguriamo che la sostituzione dei fondi con quelli del Pnrr non complichi le cose». Quindi l’appello a Salvini affinché interceda presso Fitto: «Tutte le nuove opere sono state realizzate in gran parte con il Fsc, e con i fondi europei. È chiaro che sbloccare il Fondo sociale di coesione significa metterlo a disposizione del ministero delle Infrastrutture per i completamenti che sono necessari. Una richiesta specifica a Matteo? Mettere una buona parola con il ministro Fitto. sbloccare i fondi non farebbe male».

Il feeling con Salvini è nell’aria. Emiliano scherza sulle sue diatribe con l’altro Matteo, Renzi, e coglie l’occasione per elogiare i leghisti appuli: «La pattuglia della Lega fa opposizione costruttiva e intelligente». Il riferimento implicito, come paragone sotteso, è invece all’ostilità che registra da Fratelli d’Italia e dagli esponenti pugliesi Gemmato e Fitto…
Il vicepremier è quasi telegrafico: «La Puglia nei prossimi anni potrà vivere una rivoluzione positiva infrastrutturale, come il resto d'Italia». La musica dell’attuale stagione governista suona così: «Questo cantiere - ha detto Salvini - rappresenta l'Italia che corre, che crea lavoro, che toglie passaggi a livello, che interra e modernizza binari, che riunisce il Paese. Siamo al raddoppio Bari-Noicattaro poi ci sarà quello Bari-Taranto, ci saranno interventi in Salento, ci sarà l’alta verlocità Napoli-Bari». L’unica condizione? «Che prevalgano i sì rispetto ai no. Basta con i no Tav, No Tap, No Ponte, dicano i loro no ma senza venire a fermare i cantieri e i lavori». «L'obiettivo - ha concluso Salvini - è arrivare all'alta velocità: due ore fra Bari e Napoli e tre fra Bari e Roma».

Dopo il cantiere di Capurso, Salvini con Emiliano ha incontrato il presidente di Aeroporti di Puglia Antonio Vasile. Una nota del Mit chiarisce che sono state presentate le linee generali del piano industriale che prevede lo sviluppo degli scali di Bari, Brindisi, Foggia e Grottaglie, oltre l’imprescindibile integrazione con treni, autostrade e porti. La chiosa di Roberto Marti: «Da Salvini grande attenzione al Sud». Risponde Emiliano: «Grazie a Matteo per l’attenzione al processo di trasformazione dei nostri trasporti». Se non è amore...

© RIPRODUZIONE RISERVATA

ALTRI VIDEO