L'intervista

«Parigi»: arte, amore e passione nel nuovo singolo del pugliese Emanuele Barbati

Bianca Chiriatti

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Firmato insieme al collettivo artistico L'Émancipation, che nasce da una sua idea, il brano anticipa il disco Canzoni d'amore per cuori solitari, in uscita in autunno

È uscito lo scorso 19 aprile «Parigi», nuovo singolo del cantautore pugliese Emanuele Barbati firmato insieme al collettivo L'Émancipation. Il brano, prodotto da Scirocco Music e distribuito da Ada Music Italy, è uno spiraglio sull'esperienza di vita di Barbati, da anni attivo nel panorama nazionale e non solo (sul podio del Premio Lunezia come miglior autore, ospite del concertone del Primo Maggio di Taranto, ha aperto i live di Levante, Max Gazzè, Clementino, Subsonica, Tre allegri ragazzi morti, Caparezza e molti altri), ed è stato scritto proprio nella capitale francese, città dove ha lavorato e vissuto negli ultimi anni. Aderente e coerente con tutta la sua produzione recente, fatta di testi ben scritti e pensati, ritornelli orecchiabili, suoni soffiati e avvolgenti, la canzone trasporta chi la ascolta nella vita e nei sogni del cantautore, che si è lasciato influenzare dalla lettura degli scritti di Van Gogh, in particolare “Le lettere a Theo” e “Lettere a un pittore”, e canta la sua lotta interiore articolata tra il voler fare arte in maniera appassionatissima e l’eterno dubbio di non riuscirci.

Il brano è firmato insieme al collettivo artistico L’Émancipation, che nasce da un’idea di Emanuele stesso e dal confronto con la poliedrica fotografa e violoncellista francese Genevieve Thirous. I brani, registrati, prodotti, pensati e realizzati insieme ad una serie di artisti (registi, musicisti, attori, fotografi) confluiranno nel disco “Canzoni d’amore per cuori solitari”, la cui uscita è prevista per l’autunno/inverno 2024/2025.

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