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«Hamilton», il foggiano MalaVoglia immagina così l'amore che vorrebbe

 
Bianca Chiriatti

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Bianca Chiriatti

Nel brano il legame tra il pilota e la sua auto diventa simbiosi fra i due innamorati

Sabato 15 Maggio 2021, 09:00

Esistono legami indissolubili: il Napoli e Maradona, il Louvre e la Gioconda, Roma e il Colosseo. E poi c'è Hamilton, il pilota più forte degli ultimi anni, personalità controversa, legato a filo doppio con la sua McLaren. E proprio questo legame ha ispirato MalaVoglia, cantante originario del Foggiano (è di San Nicandro Garganico), ma che da anni vive nell'Oltrepo' Pavese, a pubblicare la sua 'Hamilton', canzone nata in pieno periodo di lockdown. Ci ha raccontato la genesi del brano: «Venivo da un momento di solitudine forzata, in cui ho avuto tanto tempo per pensare alle mie storie, a quello che ho vissuto, all'amore verso te stesso e al rapporto con gli altri. Mi sono scavato dentro e avevo bisogno di visualizzare una persona che potesse dare vita a questo nuovo pensiero. Così, 'scrollando' su Instagram, ho visto questa ragazza con due occhi azzurrissimi, le ho scritto 'Tu che negli occhi hai il cielo', poi diventato incipit del brano. Non è nata una storia d'amore, ma siamo ormai amici, ed è stato il via a tutto questo».

Un brano che con immagini concrete racconta qualcosa di estremamente profondo: «Sembra che sia stato il brano stesso a portarmi alla figura di Hamilton. In quel periodo non si sapeva se la Formula Uno sarebbe ripartita... ho pensato a lui, uno 'Schumacher moderno', ha battuto tutti i record, e chissà che rapporto ha con la sua vettura, sono una cosa sola, un rapporto veloce... Ho immaginato così l'amore: due persone che vivono separate, due vite diverse, ma che quando si incontrano entrano in simbiosi. 'Hamilton' è l'amore che vorrei».

Un brano accompagnato da un video girato insieme all'attrice e modella Flavia Lo Cascio e a due bambini, Artemisia e Matteo: «Eravamo nel pieno lockdown di questo 2021, a marzo, tutto è stato incastrato. Flavia era entusiasta, e poi la bimba è figlia di un mio amico, e ha portato Matteo, un amichetto. È stato tutto molto bello e naturale, ho voluto dare un'idea di amore puro, anche se nel testo ci sono frasi un po' forti, ma il punto di vista dei piccoli è sempre qualcosa di meraviglioso».

E il percorso di MalaVoglia continuerà in vista dell'estate: «Quest'anno è stato tosto, non avevo punti di riferimento, venivo da un'esperienza alle Isole Tremiti dove ho suonato per la Fondazione Dalla, ho conosciuto quel mondo, è stato difficile tornare indietro e ritrovare tutto fermo. 'Hamilton' mi sembra il giusto punto di ripartenza dopo un periodo così. Non so cosa succederà: ho imparato a non aspettarmi nulla, ma a dare valore all'attesa».

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