volley maschile
Castellana, è scattato il conto alla rovescia: domenica comincia il campionato
La New Mater Volley di scena a Brescia contro una delle big del girone
CASTELLANA - Dopo interminabili giornate passate in palestra, tra salti, pesi e schemi da provare e riprovare, l’attesa è ormai finita: domenica partirà il campionato di A2 e sarà anche il tempo di ammirare la nuova New Mater, rinnovata sotto ogni profilo. La giovane armata gialloblu, affidata a coach Simone Cruciani, è nelle piccole, gentili mani del non ancora 19enne Alessandro Fanizza da Francavilla Fontana, campione d’Europa con la nazionale under 20 e reduce dall’esperienza in A3 con il Casarano.
Fanizza, finalmente ci siamo…
«Non vediamo l’ora di iniziare. Sarà un campionato tosto, il livello è molto alto e noi siamo la squadra più giovane della serie A2 ma con il tanto lavoro fatto in palestra daremo filo da torcere a tutti».
Si parte con la trasferta di Brescia.
«È una delle squadre che punta a fare bene, ha una tradizione importante, essendo in A2 da diversi anni, fatta di ottime individualità. Sappiamo che sarà un gara complicata. Abbiamo passato delle settimane intense, creando un bel gruppo. Con molti ci conoscevamo già da prima: ci divertiamo e stiamo bene insieme».
Qual è il rapporto con il mister?
«Un grande allenatore, una persona che si confronta molto con gli atleti, molto preparato e si vede anche per la disciplina che ci mette e tutto quello che fa. Ci tiene molto e ci accomuna questa passione per la pallavolo. Lo staff, poi, è composto da bravissime persone».
Il suo terminale principale sarà il colombiano Bermudez: come procede l’intesa?
«Lui è davvero una bravissima persona. Abbiamo legato tanto già dal primo giorno. Mi ha raccontato tutte le sue esperienze e con il passare degli allenamenti va sempre meglio: è l’attaccante che ti dà quel tipo di feedback che serve. Penso che abbiamo trovato la palla giusta. Io cerco di fare il massimo per fare attaccare meglio lui e tutti gli altri».
E con il resto del roster?
«I martelli li conoscevo bene: con Cianciotta a Casarano siamo arrivati in finale promozione, è stato un ragazzo di mio padre. Con Pol abbiamo condiviso la nazionale. Iervolino vive in casa con me e abbiamo trascorso insieme le ultime due estati in nazionale. Anche con Menchetti ci conoscevamo da prima. Per quanto riguarda i centrali, poi, con Balestra non so da quanti anni giochiamo insieme, in pratica dalla terza media: ormai ci conosciamo a memoria. Ceban lavora duro in palestra e mi è di stimolo. Con Cicolella ho giocato insieme nelle giovanili di Castellana. Il libero e capitano Battista mi ha visto crescere: quando lui giocava qui con mio padre allenatore io venivo a vedere le sue partite. È bello stare con lui in serie A e poter imparare».
Ha nominato tante volte papà Vincenzo: è una figura ingombrante nella sua vita?
«Potrebbe sembrare dall’esterno ma non è così. Quando siamo in famiglia cerchiamo di non parlare di pallavolo. Sono contento perché viene a vedere le partite e cerco di trasformare in campo tutti i suoi consigli. Non potevo chiedere di meglio».
Alessandro fuori dal campo?
«Sono iscritto al primo anno di università in Scienze motorie. Sono un ragazzo sereno, molto semplice, tranquillo e solare. Mi piace stare con tutti ma cerco di evitare le distrazioni. Mi piace concentrarmi sul presente: sto raggiungendo i miei obiettivi e, come tutti, sogno di arrivare in nazionale. Se dovesse accadere lo dedicherò a tutta la mia famiglia e a mio nonno, da poco scomparso, che non può vedere quello che sto facendo».