Cernobbio, 17 ott. (Adnkronos) - “La nuova legge italiana sull’intelligenza artificiale rappresenta un passo storico: siamo il primo Paese in Europa a dotarci di una normativa organica che integra la visione europea dell’AI Act con misure nazionali concrete”, ha dichiarato Alberto Barachini, sottosegretario di Stato con delega all’editoria e all’informazione, in un'intervista video con l’Adnkronos durante la conferenza Comolake 2025. “La legge prevede un miliardo di euro di investimenti per startup e grandi player del settore, incentivi per il rientro dei talenti italiani all’estero e misure per sostenere l’ecosistema nazionale dell’innovazione”, ha spiegato. (VIDEO)
Barachini ha sottolineato che “sul fronte dell’informazione, la legge difende il copyright come fondamento economico dell’editoria e introduce per la prima volta nel panorama internazionale il reato di deepfake”. “È una norma necessaria – ha aggiunto – perché i cittadini devono potersi fidare di ciò che vedono e ascoltano. Senza fiducia nell’informazione, si indeboliscono la partecipazione democratica e la coscienza critica”.
“L’Italia non ha le risorse di Stati Uniti o Cina, ma può giocare un ruolo importante nell’intelligenza artificiale valorizzando il proprio capitale umano, la creatività e l’eccellenza accademica. Abbiamo università e centri di ricerca di altissimo livello, che formano specialisti e ricercatori capaci di sviluppare innovazione. Il problema è riuscire a trattenerli nel nostro Paese, offrendo opportunità concrete e un ecosistema favorevole”, ha spiegato.
Barachini ha aggiunto che “le startup italiane sono la vera frontiera dell’innovazione: hanno originalità e spirito creativo, ma hanno bisogno di sostegno per crescere e competere a livello internazionale”. “L’intelligenza artificiale non è solo una sfida tecnologica, ma anche culturale. Dobbiamo formare cittadini e professionisti in grado di usare questi strumenti con consapevolezza e responsabilità, per farne un fattore di crescita e non di esclusione”.