
Venerdì 10 Ottobre 2025, 18:00
ROMA (ITALPRESS) – “Nel corso del 2025 l’oro ha proseguito la propria fase di crescita, superando per la prima volta nella storia i 4.000 dollari l’oncia (oltre 110 euro al grammo), nuovo massimo storico. Dall’inizio dell’anno il metallo giallo registra un incremento di circa il 50%, confermandosi il principale bene rifugio in un contesto globale caratterizzato da incertezze geopolitiche, volatilità dei mercati e politiche monetarie in evoluzione. L’attuale andamento dei prezzi riflette una combinazione di fattori strutturali e comportamentali, tra i quali la scelta delle famiglie di mantenere i propri preziosi, prediligendo la conservazione alla vendita. Infatti, ad oggi aver mantenuto la proprietà dei preziosi ha rappresentato una scelta premiante e lungimirante: chi ha mantenuto la proprietà dell’oro ha beneficiato di un forte apprezzamento del proprio patrimonio nell’ultimo anno. Inoltre, la riduzione dei tassi reali ha abbassato il costo opportunità di detenere oro, mentre l’indebolimento del dollaro ha sostenuto la domanda internazionale”. E’ questa l’analisi di Affide, società finanziaria attiva nel credito su pegno, nell’osservare da vicino l’evoluzione del mercato dei preziosi e le sue implicazioni concrete per il patrimonio delle famiglie. “In parallelo, la volatilità dei mercati obbligazionari e i continui investimenti dei paesi emergenti in oro fisico ha rafforzato la ricerca di sicurezza da parte degli investitori, in un contesto di incertezza economica e inflattiva – continua l’analisi -. L’interesse verso l’oro è oggi alimentato anche da un riequilibrio dei portafogli da parte di fondi pensione e investitori istituzionali, che ne riaffermano il ruolo strutturale come riserva di valore. Gli acquisti record delle banche centrali e i nuovi afflussi negli ETF fisici hanno ulteriormente amplificato la corsa dei prezzi. A questi elementi si aggiunge una componente psicologica crescente, anche dettata dai recenti attacchi informatici; ovvero la propensione verso beni percepiti come stabili e tangibili, che riflette la minore fiducia negli strumenti di protezione tradizionali, come obbligazioni e liquidità, in un contesto di rendimenti reali ancora compressi”. Il recente rialzo dell’oro sta determinando una rivalutazione significativa del valore di gioielli e orologi, beni diffusi nel Paese e spesso posseduti senza una piena consapevolezza della loro consistenza economica. Infatti, secondo un Rapporto realizzato da Affide in collaborazione con BVA Doxa, gli italiani possiedono in media sette preziosi, ma ben due su tre ne utilizzano meno di cinque all’anno, e solo una persona su cinque dichiara di saperne stimare con precisione il valore. Alla luce di questa dinamica, da lunedì 13 ottobre Affide “adegua per la prima volta la valutazione dei prestiti su oro fino a 65 euro al grammo rispetto ai precedenti 44 euro. L’aggiornamento vuole premiare chi ha creduto nell’oro con valutazioni record, nel rispetto dei massimi standard di trasparenza nei processi di stima, offrendo anche valutazioni gratuite a supporto delle famiglie”, si legge. “La valutazione professionale dei preziosi, svolta da gemmologi e periti specializzati, rappresenta infatti l’elemento centrale del servizio di credito su pegno, una forma di finanziamento sostenibile regolamentata e vigilata dalla Banca d’Italia che consente di ottenere liquidità immediata lasciando il bene in custodia come garanzia, con un tasso di riscatto prossimo al 95%”. “L’andamento record del prezzo dell’oro evidenzia la solidità ed importanza di un mercato che continua a rappresentare un punto di riferimento per la tutela del valore reale e la diversificazione del patrimonio, in ogni fase del ciclo economico – dichiara Andrea Rotunno, Chief Commercial Officer di Affide -. Con l’incremento del valore dell’oro valutiamo i preziosi dei nostri clienti fino a 65 euro al grammo, mantenendo così un allineamento trasparente con il reale valore di mercato dei gioielli e garantendo la migliore valorizzazione dei preziosi. La stima professionale degli asset mobiliari delle famiglie e il credito su pegno rappresentano strumenti affidabili e regolamentati che consentono un accesso democratico, inclusivo ed immediato alla liquidità, evitando situazioni di rischio e preservando al contempo la proprietà e il valore del bene”. – foto ufficio stampa Affide – – news in collaborazione con Affide – (ITALPRESS).